di Massimiliano D’Esposito da Il Mattino
Sorrento - Le difficoltà che affrontano i turisti nel confrontarsi con l’inefficienza del trasporto pubblico locale in Campania sono note a tutti, tranne, forse, che ai responsabili del servizio. Corse che saltano senza preavviso e orari non rispettati sono problematiche all’ordine del giorno ma , mentre i residenti ormai sono abituati a districarsi tra i complessi meandri che contraddistinguono la gestione di treni e autobus di linea nella nostra Regione, il discorso diventa molto più complicato per chi si ritrova a cimentarsi per la prima volta con questo intricato sistema, soprattutto se si tratta di stranieri che non conoscono l’italiano. A volte poi, può accadere il contrario. Per esempio di incontrare verificatori troppo ligi al dovere. È il caso di una coppia di turisti inglesi, i signori Pugh, residenti in una delle strutture più prestigiose della penisola sorrentina, l’Hotel Bristol. L’episodio è stato segnalato dal proprietario dell’albergo, Giancarlo Acampora, attraverso una lettera inviata ai dirigenti del Consorzio Unicocampania e al commissariato di polizia di Sorrento. Nella nota viene messo in risalto l’atteggiamento definito «poco ospitale» dei controllori che hanno fermato i due turisti presso la stazione di Sorrento. In sostanza è successo che l’altro giorno la coppia si è recata agli Scavi di Ercolano utilizzando un treno della Circumvesuviana. Al ritorno, quando sono arrivati alla stazione della città vesuviana, hanno chiesto al personale indicazioni per individuare i binari dove attendere il convoglio che li avrebbe riportati a Sorrento. Una volta giunti davanti ai tornelli che immettono verso le rotaie hanno constatato che questi erano aperti. Non sapendo cosa fare i due sono rimasti per qualche istante interdetti, fino a quando sono stati invitati a proseguire e a salire sul treno che intanto era sopraggiunto. Arrivati a Sorrento, però, hanno trovato l’amara sorpresa. Ad accoglierli c’erano dei verificatori che hanno chiesto l’esibizione dei biglietti. Quando hanno constatato la mancata obliterazione i controllori non hanno fatto altro che elevare le multe: due contravvenzioni di oltre 42euro ciascuna. Tra l’altro, come evidenziato nella lettera del proprietario del Bristol «il personale di controllo non capiva una sola parola d’inglese», per cui ai due turisti è stato impossibile spiegare la buona fede. Certamente gli addetti alle verifiche non hanno fatto altro che il proprio dovere, però forse, in alcuni casi un po’ di elasticità non guasterebbe. A richiederlo è lo stesso Acampora: «Posso testimoniare - si legge alla fine della lettera - che casi dello stesso genere si sono verificati a miei conoscenti per cui appare evidente che il vostro sistema di obliterazione e informazione non è eccellente, per cui sarebbe augurabile un’elegante “tolleranza”, soprattutto verso gli ospiti stranieri».
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