Il libro “Oro, argento e birra” presentato dal giornalista a Seiano
Fonte: Paolo Di Capua da Metropolis
Vico Equense - “L’organizzazione, la gestione e le medaglie delle Olimpiadi hanno testimoniato che non solo la Gran Bretagna è un grande paese ma che Londra può essere considerata la patria dei giochi. Solo la capitale inglese è riuscita ad ospitare tre edizioni. Il mondo qui è di casa, in Italia e nel resto d’Europa, no.” La Londra a cinque cerchi viene percorsa da Antonio Caprarica in un viaggio lungo 104 anni nel suo ultimo libro “Oro, argento e birra” (Rai eri-Sperling & Kupfer, 17,50 euro). Il noto giornalista Rai, inviato a Londra, lo ha presentato a Seiano, presso l’hotel Le Axidie, nell’ambito della rassegna letteraria “Libri sotto le stelle”. Sabato sera, la kermesse, curata dal giornalista Angelo Ciaravolo della FNSI, e dalla moglie Lucia Pappalardo, è stata un successo. Centinaia le persone incantate dai racconti di Caprarica sulla Londra olimpica. Racconti di uomini che, nelle altre due Olimpiadi britanniche, 1908 e 1948, sono diventati leggenda. “ Prima dei miti di Bolt, Phelps e, ora, di Mo Farah – ha spiegato - ci sono stati quelli del maratoneta Dorando Pietri, della mamma olandese Fanny Blankers-Koen e di altri personaggi che, in Inghilterra, hanno trovato l’immortalità. Lì dove la maggior parte degli sport sono stati inventati o regolate secondo norme disciplinate dal fair-play”. Avvincente il racconto di Pietri, l’atleta italiano che, nel 1908, commosse la regina Alessandra dopo essere crollato a pochi metri dal traguardo delle stadio White city mentre migliaia di persone, sugli spalti, lo incitavano a rialzarsi.
Una storia che, attraverso le parole del giornalista, sembrava scorrere davanti agli occhi del pubblico e degli altri ospiti della serata: l’avvocato Silvia De Angelis, la scrittrice Stefania D’Alessio, il nuotatore di Piano di Sorrento Andrea Rolla e la musicista Pina Radicella. Quest’ultima, attraverso l’esecuzione di alcuni brani dei Beatles, ha reso l’atmosfera ancora più british.“ Le Olimpiadi 2012 – ha precisato Caprarica – devono essere un esempio per l’Italia. Londra ha consegnato lavori infrastrutturali e villaggio olimpico 200 giorni prima della cerimonia inaugurale e ha restituito al governo britannico centinaia di milioni di sterline risparmiate. Perché da noi non potrebbe mai accadere?” Il giornalista ha proseguito nelle critiche al suo paese d’origine, poiché incapace di stare al passo con la modernità. “Perché i britannici s’inchinano davanti al re dei 5000 e dei 10000 metri, Mohammed Farah (nato in Somalia e poi naturalizzato inglese), mentre l’Italia è ancora restia all’integrazione? Il mondo di oggi è quello delle mescolanze etniche ma noi continuiamo ad essere restii all’integrazione”. Il tour di Antonio Caprarica, 61 anni leccese di nascita ma londinese di adozione, continuerà stasera a Torre del Greco. Alle 19,00, la pasticceria “Mennella” di via Aldo Moro, alle 19,00, ospiterà uno speciale taglio della torta che riproduce fedelmente la copertina di “Oro, argento e birra”. La notizia, già diffusa sui social network, sta già riscuotendo il consenso di centinaia di utenti che arriveranno in pasticceria per comprare e farsi autografare il libro. Secondo alcune indiscrezioni, il cronista è già al lavoro per realizzarne un altro incentrato sulle liberalizzazioni. Torre del Greco, in autunno, diventerà il salottino letterario della provincia di Napoli. Il 22 settembre arriverà Don Luigi Merola (già ospite a “Le Axidie”) per presentare “A voce de creature”. Prima del parroco anti camorra, però, ci sarà, l’8 settembre, Bruno Gambacorta, giornalista Rai, autore della rubrica enogastronomica su Rai 2 “Eat parade”. A novembre, invece, è prevista la presenza di Monica Triglia, caporedattore della rivista “Donna Moderna”, Enrica Bonaccorti, Giampiero Mughini e Gino Rivieccio con il suo “Quanno ce vo, ce vo”. “Grazie alla rassegna estiva di Seiano – ha affermato l’organizzatore Angelo Ciaravolo - la provincia di Napoli sta affermandosi anche sotto il profilo culturale e i media nazionali se ne stanno accorgendo. Un libro e il confronto con autori di spessore forse non ci faranno uscire dalla crisi economica ma sicuramente ci aiuteranno a superare quella morale”.
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