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venerdì 17 agosto 2012

Da Vico Equense a Ischia e Procida. Ecco dove si scarica senza depurare

Tre impianti mai realizzati e lavori fermi. Niente collettori: così si continua a sporcare il mare

Fonte: Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno


Ogni giorno decine e decine di Comuni campani infrangono le leggi fondamentali nazionali ed europee sulla depurazione, immettendo acque di fogna nei fiumi, nei canali o direttamente a mare. Una situazione perfino più grave di quella dei depuratori che funzionano male, che non sono dotati del sistema di trattamento biologico o della linea di abbattimento dei fosfati. Nei Regi Lagni, quindi nel mare tra Mondragone e Castelvolturno, gettano acque di fogna Casapesenna, Casal di Principe, Santa Maria la Fossa, Arpino, Arienzo. Collettori incompleti, i reflui non arrivano ai depuratori affidati (invano) dalla Regione ad Hydrogest affinché li potenziasse. Finiscono nel mare casertano, senza alcun trattamento di depurazione, pure i liquami della città di Benevento, dove però il problema non è la mancanza dei collettori. Di più: manca proprio il depuratore. Pozzuoli ha una rete fognaria incompleta; in alcuni punti gli scarichi finiscono a mare senza che passino per alcun impianto di depurazione. Giugliano, altro nodo: centinaia di palazzine abusive. I reflui, evidentemente, finiscono a mare per nulla depurati. Più a sud, ecco Napoli. I liquami della città in parte raggiungono il depuratore di Cuma, in parte sono indirizzati a Napoli est.


Depuratore, quest'ultimo, che ha solo il sistema di trattamento chimico fisico e va potenziato con una linea di trattamento biologico ed una di abbattimento dei fosfati. Anche la metropoli, però, complice una rete fognaria che è un colabrodo, ha i suoi scarichi a mare. Finiscono nel porto e contribuiscono con i reflui immessi dall'alveo Pollena e dall'alveo Sannicandro a determinare una situazione di assoluta emergenza ambientale lungo la costa orientale. Progettato ormai molti anni, fa, il collettore Portici - Ercolano non è stato mai allacciato al depuratore di Napoli est. Senza quel tubo, i reflui finiscono a mare. Poco più a sud, un altro fantasma: il collettore di Torre del Greco. Avrebbe dovuto sospingere le acque di fogna del Comune al depuratore di Foce Sarno. Non pervenuto: anche le fogne della città del corallo disperdono tra le onde marine i liquami. Pochi chilometri ancora ed ecco Torre Annunziata: il collettamento a Foce Sarno è stato recentemente realizzato, ma le fogne sono in parte incomplete. Risultato: tutti i liquami della parte sud della città oplontina seguono la stessa sorte di quelli di Torre del Greco, di Ercolano, di Portici: a mare. Alle porte della costiera sorrentina, Gragnano, Casola, Pimonte, parte di Castellammare contribuiscono ad insozzare il litorale. I lavori di completamento del collettore di Gragnano, che consentirebbe di portare i liquami all'impianto di Foce Sarno, languono da tempo, complici i ritardi della regione nel pagare le imprese. Lo stesso depuratore, peraltro, affidato a Termomeccanica, come la gran parte degli impianti campani, continua a funzionare solo con la linea di trattamento chimico fisico. Il sistema biologico, ormai pronto da tempo e realizzato dal commissariato per la depurazione del Sarno, è ancora inutilizzato. Scaricano a mare pure le fogne di Scafati, Sant'Antonio Abate, Sarno, Poggiomarino, San Valentino Torio: il collettore che dovrebbe portare i liquami al depuratore Medio Sarno è collassato prima ancora di entrare in funzione. Ad Angri e Nocera, invece, non sono state completate le fogne: i depuratori ci sono, ma restano in gran parte inutilizzati: anche in questo caso le acque nere finiscono a mare. Vico Equense, Meta di Sorrento, Piano e Sant'Agnello immettono i reflui al largo di Punta Gradelle, tra Vico e Meta. Una condotta gestita da Gori li porta a circa un chilometro dalla costa ed a 70 metri di profondità, senza che transitino in alcun depuratore. I lavori per l'impianto di depurazione previsto nella roccia di Punta Gradelle sono fermi da circa un anno: la Regione non paga le imprese. Unico progetto quasi ultimato: il viadotto ecomostro, tanto inutile quanto costoso, che ha contribuito allo scempio del vallone di Seiano, già deturpato da decine di case abusive. Strada al sevizio del depuratore, secondo i progettisti. Il depuratore, però, non c'è. Liquami a mare senza depurazione, attraverso condotte sottomarine, dai Comuni di Praiano, Cetara, Maiori, Minori, Ravello. Vietri si sta dotando di un impianto di sollevamento che faccia confluire i reflui a depuratore di Salerno. Quest'ultimo, peraltro, dovrebbe essere rifunzionalizzato. A Procida particolarmente critica la situazione alla Corricella, il celebre borgo dei pescatori. Le case scaricano le acque nere direttamente a mare, senza alcuna condotta che almeno le allontani dalla costa. Ad Ischia sono fermi i lavori per il nuovo depuratore. La Regione annuncia che ci sono i soldi. Intanto, anche sull'isola verde, i liquami finiscono direttamente a mare.

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