Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Sorrento - Hanno effettuato dei prelievi in tutta tranquillità allo sportello delle Poste. Non sapevano però, che un piccolo dispositivo elettronico stava memorizzando i codici di accesso per clonare la carta bancoposta. E così, al prelievo successivo, si sono accorti che 600 euro erano misteriosamente spariti dal loro conto corrente. Vittime del raggiro sono stati più di 70 clienti delle Poste che poche settimane fa hanno avuto la sventura di effettuare un’operazione allo sportello dell’ufficio di corso Italia.
Una truffa resa possibile da uno skimmer, un minuscolo apparecchio che nascosto nelle fessure dello sportello, consente di intercettare i dati sensibili dei clienti. Inclusi i codici di accesso, che vengono successivamente utilizzati per clonare le carte bancomat. Con questo trucco, il misterioso truffatore è riuscito a sottrarre agli ignari correntisti una somma che sfiora i 50mila euro.
Una volta copiate le bande magnetiche delle carte bancoposta, infatti, il delinquente ha effettuato una lunga serie di prelievi. Cifre fino a seicento euro, cioè l’importo massimo che le Poste consentono di prelevare allo sportello. E tutto nel giro di poche ore. Sulla vicenda sono già scattate le indagini del commissariato diretto dal vicequestore Antonio Vinciguerra, allertato dalle denunce presentate da 15 correntisti rimasti vittime del raggiro.
Gli agenti sono al lavoro da giorni per dare un volto e un nome al truffatore. Stando alle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, la pista più accreditata porterebbe addirittura negli Stati Uniti.
È da una postazione nei pressi di Chicago, infatti, che le somme sarebbero state indebitamente prelevate per effettuare acquisti di vario genere. Ma gli aspetti da chiarire sono ancora tanti. Innanzitutto, il trucco dello skimmer richiede la presenza, nelle vicinanze dello sportello, di un «palo» che intercetti i dati tramite un computer: chi sono, a questo punto, i componenti della banda?
A cosa è servito il denaro sottratto ai correntisti? Per fare luce sulla vicenda, intanto, i vertici di Poste Italiane hanno avviato un’indagine interna, mentre lo sportello dell’ufficio di corso Italia è stato immediatamente bonificato. Ma cosa sarà delle centinaia di euro sottratti con l’inganno ai correntisti? «Al termine degli accertamenti provvederemo a rimborsare tutti i clienti frodati – fanno sapere da Poste Italiane – Basterà seguire la procedura disponibile sul sito ufficiale dell’azienda».
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