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venerdì 21 settembre 2012

Giornate europee del Patrimonio. “Italia tesoro d'Europa”

Vico Equense ed il suo Paesaggio in mostra a Palazzo Reale 

L’Italia aderisce, insieme ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2012 che avranno luogo dal 29 al 30 settembre, con lo slogan, ormai consolidato: "L’Italia tesoro d’Europa" attraverso cui paesi diversi festeggiano le “bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche del continente, frutto dell’incontro fra le diverse culture che vi si sono sviluppate nel corso dei millenni e della positiva interazione tra uomo e natura nello sviluppo della civiltà”. Fra le eccellenze della Manifestazione proposte quest’anno si apre, nella Sala Dorica del “Palazzo Reale” di Napoli, la mostra “Il Paesaggio Rurale Contemporaneo. Il Territorio di Vico Equense”, frutto di una ricerca che ha visto cooperare Enti e Istituzioni a livello internazionale, sviluppando indirizzi e opportunità progettuali e proponendo Vico Equense come “laboratorio di sperimentazione e prototipo di governance efficiente e resiliente.” La Mostra, curata dall'arch. Nicoletta Ricciardelli - per la Soprintendenza BAPSAE di Napoli e provincia – e dal Comune di Vico Equense, che ha avuto un ruolo di significante interlocutore, parte da un’analisi relativa alla situazione del territorio vicano, individuato come “importante eccezione nel sistema della grande area metropolitana, sebbene non immune da rischi di progressive trasformazioni e degrado ambientale.” La mostra documentaria si specchia nelle immagini più poetiche e personali con cui Giovanni Genova, in Paesaggi Sublimi, testimonia il minuzioso lavoro di ricerca fatto sul territorio. Accanto alla documentazione ed agli elaborati grafici e fotografici si affianca la mostra “Il Paesaggio degli Dei ed il lavoro degli Uomini, due fotografi, un territorio” in cui due artisti come Libero De Cunzo e Fabio Donato interpretano con la propria sensibilità, attraverso la lente fotografica, il ruolo della natura: uno indagando il rapporto degli uomini con il paesaggio, la storia e la memoria; l’altro immergendoci completamente nella natura stessa per aprire con questa un discorso del tutto personale fatto di nuovi valori paesaggistici. Il tema stimola la discussione sulla “costruzione di buone pratiche” per i privati e di una “pianificazione collaborante e concorrente alle nuove identità” per le Istituzioni. Non manca un richiamo esplicito a Bartolomeo Intieri ed alla prima lezione dell’Ateneo itinerante della Cattedra di Economia del paesaggio sublime mediterraneo, tenuta dal prof. Pasquale Persico, nel contesto ineguagliabile del Monte Comune ed all’istituendo Museo e Laboratorio permanente del Paesaggio Rurale, all´Eremo dei Camaldoli ad Arola. La mostra che vuole avere un ruolo di scambio di idee e di proposte sulla questione del Paesaggio contemporaneo, in linea con le tesi che si stanno aprendo a livello nazionale e internazionale, terminerà il giorno 26 ottobre con un seminario dal titolo “l’integrazione tra rurale e urbano e le virtù civiche” che vedrà la partecipazione del neo soprintendente, arch. Giorgio Cozzolino, di studiosi del settore e delle istituzioni.

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