Consiglio comunale di Vico Equense |
Fonte: José Astarita da Metropolis
Vico Equense - Anche un’interrogazione consiliare per cercare di trovare una rapida soluzione alla vicenda che vede protagonista il giovane autista vicano Francesco Aiello. Non è passata inosservata alla minoranza il caso disperato del 35enne che è in cerca di lavoro ormai da un anno e che minaccia di darsi fuoco nei prossimi giorni al municipio di Vico Equense. La proposta a firma dei consiglieri comunali di “In movimento per Vico” Aldo Starace, Claudia Scaramellino e Natale Maresca è stata protocollata ieri. Non si tratta di un problema politico, ma umano. L’appello che l’uomo ha rivolto alla pubblica amministrazione ha scosso le coscienze anche dei politici vicani. Scrivono gli esponenti dell’opposizione al sindaco Gennaro Cinque: “In considerazione della situazione drammatica che vive il signor Francesco Aiello, disoccupato e nostro concittadino, il quale più volte ha cercato un colloquio con lei senza successo, la invitiamo a fissargli un incontro con la civile consapevolezza che le istituzioni non possono negare l’ascolto dei cittadini in difficoltà e che lei sarà disponibile a farlo”. Il primo cittadino non potrà più glissare. Si spera in un “faccia a faccia” con Aiello per cercare una rapida soluzione alla vicenda. Autista qualificato, gli manca solo la patente per gli autocarri, l’uomo è da oltre un anno senza lavoro dopo essere stato impiegato nel trasporto pubblico. Affetto da una sorta di distrofia muscolare agli arti superiori può svolgere comunque normali mansioni, tranne quelle pesanti come l’operaio.
“E’ quasi un anno che chiedo aiuto, ma nessuno mi risponde”. L’appello disperato dell’uomo che chiede ancora una volta un incontro con il sindaco vicano per esporgli la vicenda e sperare che le promesse si trasformino in realtà. “Solo tante promesse, ma nessun fatto concreto”. L’accusa del 35enne che ha anche rincarato la dose evidenziando come in penisola sorrentina il lavoro ci sia, “ma resta mascherato dal nero o da chi ha la doppia attività”. “Il lavoro c’è, ma solo per chi è raccomandato o conosce qualcuno - ha ripetuto più volte proprio Aiello -. Io non resisto più. Il nero e chi fa la doppia attività mi ruba sia il futuro che il lavoro”. La sua richiesta ha fatto il giro di Vico Equense e dell’intera penisola sorrentina. E’ quindi attualmente in corso una mobilitazione per riuscire a trovare una soluzione alle difficoltà dell’autista. Anche in penisola sorrentina c’è crisi e il lavoro può diventare un dramma. La distrofia di cui soffre alle braccia non gli impedisce di poter lavorare. L’uomo è allo stremo. Potrebbe anche cedere e compiere un gesto estremo. La mozione presentata dalla minoranza va a dare maggiore risonanza alla delicata vicenda di Francesco Aiello. Basti pensare che chiunque volesse assumerlo potrebbe anche ottenere degli sgravi fi scali: tutto ciò dovrebbe rappresentare uno stimolo in più per trovare una rapida soluzione. Il tempo stringe mentre Aiello minaccia ancora di darsi fuoco. “Dopo averle tentate tutte non avrei nulla da perdere e potrei anche darmi fuoco”. L’uomo è ormai disperato. “Voglio solo essere rispettato come io rispetto le persone - tuona il 35enne -. In molti casi il lavoro c’è, ma viene occultato da chi è in nero o da chi svolge anche la doppia attività e così nega agli altri la possibilità di lavorare”.
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