Fonte: Umberto Celentano da il Mattino
Vico Equense - «È stata una sorpresa a cui fin dall’inizio abbiamo dato credibilità. Sia perché una ragazza affermava di essere Angela, sia per il contenuto dei numerosi messaggi che ci siamo scambiati». Sono appena ritornati da Roma, reduci dalla partecipazione alla trasmissione televisiva «I fatti vostri». Catello e Maria Celentano ripercorrono ancora una volta un dramma lungo sedici anni nella loro casa sulle colline vicane. Lo stato d’animo, il loro amore senza tempo ed età è per la loro figliola.
Una nuova segnalazione riapre il fronte della speranza.
«La nostra speranza è sostenuta del contenuto dei numerosi messaggi che ci siamo scambiati. La foto che ci ha inviato presenta diversi punti di contatto con l’ipotesi del volto attuale di Angela oltre a dimostrare una verosimiglianza con quello di Rossana, la nostra primogenita».
Una intensa corrispondenza telematica, contatti numerosi e costanti.
«Il primo messaggio l’ho ricevuto io. Poi la chat è stata alimentata da mia figlia Rossana. È durata otto mesi e si è interrotta improvvisamente nel dicembre del 2010. Abbiamo subito segnalato il fatto alla procura di Torre Annunziata ed è stata interessata la polizia postale che ha fatto i dovuti accertamenti risalendo attraverso i dati telematici forniti alla casa del Messico da cui risultano essere stati inviati i messaggi».
Perché la scelta di divulgare proprio ora attraverso la televisione una vicenda che appare superata dai fatti?
«La scelta è dettata dalla opportunità di imprimere una accelerazione alle indagini, complesse e delicate, ma nello stesso tempo per dare un messaggio a chi ancora vuole darci una mano che siamo aperti a tutte le segnalazioni, anche se, ripeto, quella della pista messicana mi sembra per tante ragioni la più attendibile».
Un appello, quindi, finalizzato a non trascurare nessuna alternativa.
«Infatti. Voglio chiarire che quella ragazza, che dice di chiamarsi Celeste e di vivere felice in Messico, non deve temere nulla. Se davvero è Angela, non le chiederemo certo di tornare con noi se non è questo ciò che vuole. A noi basta sapere che Angela è viva, sapere dove sta, che sta bene ed è felice. Nulla di più, non vogliamo null’altro. È anche con questo spirito che chiediamo a tutti quelli che possono di aiutarci in tutti i modi per arrivare alla verità».
Continuerete a sostenere l’appello per ritrovare Angela attraverso il sito e i due profili su Facebook?
«Con mia moglie Maria e le nostre figlie Rossana e Noemi invito tutti a segnalarci qualsiasi pista. Rossana e Noemi hanno sviluppato tutti i canali telematici possibili ed oggi i sistemi sono andati in tilt per le migliaia di collegamenti simultanei. Seguiamo tutte le segnalazioni, anche dall’estero visto che il sito è redatto in tredici lingue».
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