''Per le primarie servono l'albo e il doppio turno''. Lo spiega il senatore del Pd, Franco Marini, già ex presidente del Senato, in un'intervista al quotidiano ''L'Unità''. E' partita la competizione per le primarie, dice, ''ma io ricordo che nell'ultima direzione del partito molti dirigenti e io stesso sostenemmo che un passaggio di questo rilievo meritava una seria definizione delle regole. E ricordo anche che e' l'assemblea nazionale il luogo di definizione di queste regole. Non può essere la volontà degli attori che si presentano a determinare l'assetto''. Marini parla della necessità di dotarsi degli albi: ''Sono da sempre convinto che sia una procedura demenziale quella di permettere a chiunque di andare a votare versando il contributo di un euro e mostrando la carta di identità. Siamo di fronte a un momento straordinario e difficile della politica italiana, è in gioco la candidatura del premier del centrosinistra e la possibilità di tornare a guidare il Paese in questo momento drammatico. A noi e alle nostre aspirazioni viene richiesto un supplemento di serietà e razionalità. Senza regole chiare, ogni incursione, anche degli avversari, e' possibile''. Per me, aggiunge, ''è già discutibile, anzi non la capisco proprio, la possibilità che nelle primarie di coalizione si presentino due candidati del Pd. E' già capitato per i sindaci e la presenza di più candidati del Pd ha fatto vincere un esponente di un altro partito''. Infine, Marini parla dell'ipotesi di un doppio turno se nessun candidato superasse subito la maggioranza assoluta: ''Sono convinto che si debba ragionare seriamente su questa ipotesi: chi vince, visto che sarà il candidato alla guida del Paese, deve uscire dalle primarie con un consenso molto ampio, altrimenti ne perderebbe in autorevolezza e capacità di guida''. (Fonte: ASCA)
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