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venerdì 28 settembre 2012

Ripetitori di telefonia mobile Massaquano-Sant'Andrea

Luigi Savarese
Luigi Savarese interviene su Facebook 

Vico Equense – A Massaquano il cellulare non prende. Per fare una telefonata o navigare su internet con la chiavetta bisogna spostarsi nella frazione di Sant’Andrea. Eppure l’evoluzione delle comunicazioni è indispensabile, ovviamente nel rispetto della normativa nazionale che disciplina il settore (tra tutte "il codice delle comunicazioni elettroniche", d. lgs 259/2003) che considera la rete di telefonia mobile come un servizio al cittadino. Gli enti gestori, seguendo un normale piano di sviluppo, per la copertura del territorio, decidono di installare nuove antenne nei luoghi dove la copertura del segnale è molto scarsa, o totalmente assente. A seguito dei sopralluoghi hanno individuato nei pressi del campo sportivo un sito idoneo per un ripetitore. Come risaputo il Comune non ha poteri di programmare sul territorio queste installazioni e soprattutto non è abilitato a decidere quali zone debbano ospitare impianti. Data la regolamentazione in materia, un ripetitore rispetta senz’altro i limiti di distanza da luoghi abitati e l’intensità del campo deve essere per legge al di sotto di una data soglia. Infatti, le leggi europee e nazionali adottano il principio di precauzione, che disciplina l’emissione di onde elettromagnetiche. Questo però non rassicura i cittadini della zona che continuano a manifestare, preoccupati per gli effetti dell’elettrosmog sulla loro salute. Sulla vicenda, oggi, è intervenuto il Consigliere comunale di maggioranza Luigi Savarese: “Posso rassicurare – scrive l’esponente del PdL su Facebook - tutti coloro che hanno a cuore la situazione dei ripetitori di telefonia mobile nella Piana di Massaquano-S'Andrea che è un argomento di discussione attuale nella maggioranza e che presto saranno presi provvedimenti amministrativi atti a tranquillizzare tutti. L'impegno di noi amministratori è quello di pensare al benessere comune: dare la stessa opportunità di sviluppo e benessere a tutti i cittadini del nostro territorio, zona alta e zona bassa; se questo però comporta un malessere sociale tanto da mettere in discussione lo stesso obiettivo di "benessere comune", allora corre l'obbligo di migliorare o addirittura rivedere alcune scelte.”

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