L'imposta sulla prima casa rimane uguale, ovvero al 4 per 1000
Vico Equense – Sono state approvate nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale di Vico Equense, le nuove tariffe IMU. Al termine di una lunga seduta dell’assemblea cittadina, la prima dopo la pausa estiva, è stato approvato l’assestamento al bilancio di previsione 2012. La relazione sul tema è stata svolta dall’assessore al ramo Antonio Di Martino, che ha sottolineato che il bilancio di previsione 2012 ha dovuto tenere conto delle disposizioni normative in materia di finanza pubblica introdotte dopo la sua approvazione, ed in particolare del decreto della spending review, che ha tagliato ad esercizio in corso altri 500 milioni ai Comuni. Sarà del 4 per mille l’aliquota Imu sulla prima casa. La seconda casa sfitta, invece, passa da 7,6 a 10,45. La seconda casa data in comodato d'uso gratuito ad un parente di primo grado è stata ridotta dal 7,6 al 7 per mille. La seconda casa in fitto con regolare contratto rimane invariata a 7,6. “Nonostante qualcuno si ostini a raccontare cose false sull’aumento indiscriminato delle tasse da parte dell’amministrazione, voglio precisare che con il mantenimento dell’aliquota dell’Imu al 4 per mille, sull’abitazione principale, abbiamo voluto dare un messaggio di fiducia a tanti cittadini del nostro territorio, già vessati da tutta una serie di tributi statali resi necessari dalla complicata situazione economica nazionale”. Lo ha affermato il Sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, riferendosi alle delibere sull’applicazione delle tariffe Imu e sulla verifica e salvaguardia degli equilibri di Bilancio approvate, dalla maggioranza, durante il Consiglio Comunale del 3 ottobre scorso. “Il nostro obiettivo – conclude il Primo cittadino, che ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale alla scelta - è tutelare chi utilizza la casa come prima abitazione e colpire chi usa il mercato immobiliare per fare speculazione. In più stiamo studiando una serie di agevolazioni per le famiglie con redditi bassi, in modo che possano vedersi restituire quanto versato in Imu sotto forma di servizi o di riduzione su altre imposte o tariffe”.
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