Ecco la fotografia delle città
campane scattata da Ecosistema Urbano, il
rapporto annuale di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore
Città
campane in modalità
“standby” per la qualità ambientale. Nessun
accelerazione, nessuna
eccellenza, lievi performance. Napoli si
conferma quart'ultima tra le
15 città grandi. Salerno perde sei
posizioni e si colloca a metà
classifica con un punteggio sufficiente
tra le città medie con
popolazione compresa tra gli 80mila e 200mila
abitanti. Sale Benevento
18sima tra le città piccole, sale anche
Caserta 23sima , scende
Avellino ultima tra le città campane..
Questo
il quadro della cinque
città capoluogo di provincia della Campania
descritto dalle centinaia
di dati riferiti al 2011, della XIX edizione
di Ecosistema Urbano,
l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente
Italia sullo stato di
salute ambientale dei comuni capoluogo italiani
realizzata con la
collaborazione editoriale del Sole 24 Ore.
Entrando
nello specifico
dei dati, Napoli risulta tra le peggiori, confermando
la posizione
dello scorso anno, superata tra le grandi città solo dal
trittico
siciliano Palermo, Messina, Catania.
Non disponibili i dati
sulla
qualità dell’aria perché i dati trasmessi dall’amministrazione
sul
funzionamento delle centraline non sono sufficienti a monitorare e
validare il dato. Stallo nella raccolta differenziata 18,2%, poco meno
di un punto percentuale in più rispetto allo scorso anno. Non
meglio
nel trasporto pubblico dove Napoli rimane staccata dalle altre
grandi
metropoli con 196 passeggeri trasportati annualmente per
abitanti annui
( il dato risale al 2010), Roma ne trasporta 519 e
Milano 450.
A
Napoli sono 272mila metri quadrati di superficie
pedonalizzata,
superata da Firenze con 396.954 m2, Torino con 395.700
m2, Milano con
387.321 m2, Roma con 382.500m2 e non arriva ad un metro
quadrato di
area Ztl per abitante. Nel capoluogo napoletano presenta
una superficie
di verde fruibile media per abitante poco superiore 2,7
mq( peggio solo
Bari e Palermo) e sono 1015mq di verde ogni 10.000mq
di superficie
comunale. Gradino del podio in positivo per la
dispersione dell'acqua
con Napoli con una percentuale tra le piu'
basse con il 24%, e buona la
capacità di depurazione pari all’84%.
Scende Salerno tra le città
medie: si colloca al 26posto, perdendo sei
posizioni rispetto lo scorso
anno. La raccolta differenziata si
assesta al 68,5% , prima tra le
cinque città campane e seconda a
livello nazionale tra le città medie.
Non sufficienti i dati sulla
qualità dell’aria che la penalizza nella
classifica finale. Sono due
metri quadrati di area Ztl per abitante ,
mentre sono 52mila mq la
media di superficie pedonalizzata in modo
permanente. Non
sufficiente l'utilizzo del verde urbano con media per
abitante poco
superiore 3mq mentre sono 146mq di verde ogni 10.000mq di
superficie
comunale che la collocano tre le ultime posizioni in questo
parametro
tra le medie città.
“La situazione complessiva delle città
campane è
sostanzialmente di stasi, e, senza possibilità di smentita,
ci
sentiamo di dire che la classifica per i capoluoghi campani analizza
le città meno insostenibili. Sicuramente- commenta Michele Buonomo,
presidente Legambiente Campania- c’è la crisi, le difficoltà
economiche, un governo che non ha messo le città al centro della
ripresa economica, ,ma i sindaci delle città campane registrano
soprattutto una crisi della capacità di innovazione, del coraggio,
delle scelte utili che frena oggi quegli interventi necessari a
rendere
più sostenibili le realtà urbane e, insieme, nega la fuga
prospettica
in avanti, una visione netta e trasparente. C’è bisogno di
volontà
politica- ha concluso il presidente di Legambiente Campania-
di sindaci
coraggiosi e lungimiranti perché il cambiamento delle
nostre città, il
loro rinnovamento e la loro modernizzazione puo’
avvenire solo nel
segno della qualità ambientale."
Benevento con la
sua diciottesima
posizione risulta la “meno insostenibile” città
campana recuperando
otto posizione rispetto lo scorso anno. Raddoppia
la percentuale di
raccolta differenziata passando dal 34% al 63,7% ,
facendo registrare
la media piu’ bassa tra le piccole città una
produzione di rifiuti pro
capite tra le la media più bassa produzione
annua addirittura al di
sotto dei 400 kg/ab (395,88 kg/ab). Con oltre
4,5 metri equivalenti
ogni 100 abitanti è la prima città campana per
piste ciclabili. Buona
anche la media di 4,84 metri quadrati di area
Ztl per abitanti.
Bocciato sulla scarsa depurazione delle acque pari
solo al 21%.
Sale
anche Caserta, che dalla 33 posizione dello scorso
anno raggiunge il
23posto. La qualità dell’aria presenta livelli di
biossido di azoto che
raggiunge i valori di 29 ug/mc al di sotto dei
limiti previsti dalla
legge che prevede obiettivo di qualità di
40ug/mc. Anche il valore di
pm10 con 29,5 ug/mc registra un valore un
valore medio annuo
inferiore al limite per la protezione della salute
umana di 40 g/mc,
previsto dalla direttiva comunitaria. La raccolta
differenziata fa
registrare una percentuale pari al 37,8% facendo un
passo indietro
rispetto lo scorso anno (era 47%). La dispersione d’
acqua della rete fa
registrare una perdita pari a 40%. Bassa ancora la
percentuale isole
pedonali, buono l’indice di ciclabiltà con 4,51
metri equivalenti ogni
100 abitanti per pista ciclabile. Depura il 100%
delle acque e tra i
valori piu’ alti a livello regionale per
l'utilizzo del verde urbano
con media per abitante superiore 17mq.
Ultima tra le città campane
Avellino che si colloca al 26posto
perdendo ben 11 posizioni rispetto
la classifica dello scorso anno.
Scende la percentuale di raccolta
differenziata passando dal 64,6%
dello scorso anno al 52% di quest’
anno. Non disponibili i dati sulla
qualità dell’aria, alta la
percentuale di dispersione d’acqua della
rete con una perdita pari al
55%, nessun scatto in vanti per isole
pedonali e ztl. Bocciata sulla
piste ciclabili: nessun mq equivalente
ogni 100 abitanti.
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