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sabato 6 ottobre 2012

Rifiuti, ora il Comune si ribella

Comune di Sorrento
Ricorso al Tar contro la Provincia dopo gli aumenti dei costi di gestione 

Sorrento - La «guerra» è aperta. E chissà come finirà. Da una parte c’è il Comune di Sorrento. Dall’altra la Provincia di Napoli. Sul tavolo i costi del ciclo dei rifiuti. O meglio. C’è una delibera di giunta provinciale, approvata lo scorso 21 giugno, con cui l’ente di piazza Matteotti ha approvato le spese che dovranno accollarsi i Comuni. Compreso quello di Sorrento. Oltre 60mila euro. Che però l’amministrazione comunale ritiene ingiusta tant’è che ha impugnato il provvedimento presentando un ricorso al Tar della Campania. Insomma, ennesima querelle legale con Sorrento «vittima» nonostante i numeri della percentuale della raccolta differenziata siano di gran lunga superiori rispetto a quelli registrati nel resto della Provincia. A rappresentare l’ente comunale ci sarà l’avvocato dell’amministrazione, Maurizio Pasetto, il cui incarico è stato approvato anche dalla giunta municipale. La delibera dell’esecutivo del presidente Luigi Cesarino è «ritenuta lesiva per gli interessi di questa amministrazione». Non solo. Emergono anche altri particolari. La decisione dell’amministrazione comunale di trascinare in tribunale la Provincia è legata anche ad un altro particolare. Ovvero: l’anno scorso la cifra era sostanzialmente «limitata». Meno della metà dei 62mila euro che oggi il Comune di Sorrento è «invitato» a pagare. Sempre se il Tar della Campania non dovesse accogliere le istanze dell’esecutivo del sindaco Giuseppe Cuomo. C’è amarezza, inutile negarlo. Anche perché il Comune ha sempre tentato di aumentare i livelli d’attenzione sulla questione rifiuti, ribellandosi un’estate fa all’ipotesi, suggerita alla Provincia da propri tecnici, di utilizzare 16 cave dismesse del territorio costiero come siti di stoccaggio di rifiuti. Progetto poi messo in un cassetto dopo incontri con i vertici provinciali. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)

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