Pagine

mercoledì 31 ottobre 2012

Sanità, Calabrò su audizione Presidente procura corte conti regionale in commissione parlamentare

Raffaele Calabrò
Regione Campania - “Finalmente la Corte dei Conti riconosce il trend di virtuosità nella gestione della sanità della Regione Campania che ha ereditato un deficit con troppi zero, come emerso dall'audizione del presidente della Procura della Corte dei conti della Regione Campania, Tommaso Cottone, in Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi regionali”. Ad affermarlo è Raffaele Calabrò, consigliere per la Sanità del presidente Stefano Caldoro. “Quanto alle criticità emerse, in ossequio alla verità, va precisato che il blocco del turn over e l'inasprimento della pressione fiscale sono misure imposte dal Governo, in particolare dal Ministero dell'Economia, misure che vedono la Campania impegnata da anni in un braccio di ferro con il Governo per chiedere la possibilità di assumere medici e infermieri”. “E' innegabile che la Giunta Regionale abbia fatto della lotta agli sprechi e alle inefficienze il suo faro, come dimostra la ripresa dei lavori dell'Ospedale del mare - continua il Consigliere per la Sanità del Presidente Caldoro - dopo anni di sospensione imputabili alla precedente amministrazione, come dimostra l'inversione di tendenza nella gestione della Soresa con l'istituzione dell'Agenzia Unica di appalti per forniture di beni e servizi”. “Non siamo ancora attrezzati per i miracoli, soprattutto se il Governo non ci permette di aumentare il personale allo stremo, né ci permette di attingere ai fondi per l'ammodernamento di strutture e di tecnologie che certamente ci permetterebbero di garantire un maggiore qualità delle prestazioni sanitarie” conclude Calabrò.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.