Castellammare di Stabia – Questione trasporti, ma anche
legalità, ambiente e lavoro. Si è svolta ieri, presso il circolo di Sinistra
Ecologia e Libertà a Castellammare di Stabia, una conferenza stampa sulla
chiusura del tratto delle FF. SS. Castellammare – Torre Annunziata. Un incontro
voluto fortemente da SEL per comprendere meglio le ragioni dei pendolari e per
spiegare ai media la posizione del partito su una questione tanto dibattuta in
città. “Nei cinque anni precedenti all’amministrazione Bobbio – ha asserito
Catello Imparato, coordinatore cittadino di SEL – abbiamo cercato di presentare
un progetto per lo sviluppo della rete ferroviaria Castellammare/Torre
Annunziata. Se si intende creare sviluppo in città, allora bisogna migliorare e
potenziare le linee di trasporto pubblico. SEL è contro la chiusura di quel
tratto e si batterà per fare in modo che quell’area non diventi edificabile.
Oltretutto, chiudere la linea delle FF. SS. significherebbe anche infliggere un
duro colpo a Fincantieri che, per ciò che concerne il trasporto di materiale,
ha bisogno di quelle rotaie. O forse, c’è qualcuno che intende utilizzare
diversamente quell’area?”.
Anche per Michele Starace, coordinatore della
segreteria cittadina di SEL, bisogna ripristinare la tratta ferroviaria
Castellammare-Torre Annunziata. “La chiusura della stazione delle FF.SS. – ha
detto il giovane di SEL – è ingiusta. Noi siamo per il recupero del Protocollo
d’intesa siglato nel 2008 dal Comune, dalla Regione e dalle Ferrovie dello
Stato che improvvisamente e del tutto incomprensibilmente è scomparso. In
fondo, anche l’attuale assessore ai Trasporti della Regione Campania, Sergio
Vetrella, ha più volte sottolineato l’importanza dei mezzi pubblici sia sotto l’
aspetto ambientale sia economico, vista l’attuale crisi. Non vorremmo, così
come riportano alcuni articoli apparsi sui giornali negli ultimi tempi, che ci
sia la volontà dell’attuale amministrazione di costruire un centro commerciale
proprio in quell’area”. Deluso ed amareggiato, Tonino Scala, responsabile
provinciale Enti locali del partito di Vendola. “Sono arrabbiato – ha
dichiarato l’ex consigliere regionale – per come si sta gestendo la città.
Castellammare è, oggi, in mano a pochi che però determinano il futuro di tutti.
Non si può mettere sotto i piedi lo sviluppo di una costa per far fare affari
ai soliti noti. Trovo strane, inoltre, anche le parole dell’Ascom che dice sì
all’apertura di un mega market e sì alla chiusura di un mezzo ecologico come un
treno. Sono perplesso anche per quanto concerne le dichiarazioni di Marina di
Stabia sulla vicenda, in fondo era anche prevista una fermata delle Ferrovie
dello Stato proprio in prossimità del porto turistico. Questo, francamente,
succede solo a Castellammare. Impresa e sviluppo possono andare insieme, ma
bisogna creare le condizioni per uno sviluppo eco compatibile del territorio e
soprattutto bisogna garantire opportunità di lavoro a tutti. Il sindaco pensa
ad una via del latte che parte da Palazzo Farnese ed arriva fino a foce Sarno?
Ecco, noi siamo finanche per la creazione di nuove volumetrie che però devono
creare occupazione e, soprattutto, siamo coi Comitati, con le Associazioni e
con tutte quelle forze politiche che stanno dalla parte della città. Pensiamo
che la raccolta firme contro la chiusura del tratto Castellammare – Torre
Annunziata debba continuare perché la nostra idea di città è in antitesi
rispetto a chi pensa di creare tante cooperative Sant’Agostino”. In ultimo,
Alessandro Zingone, consigliere comunale di SEL: “Sinistra Ecologia e Libertà
ha chiesto un consiglio comunale sulla vicenda della chiusura della stazione
delle Ferrovie dello Stato. Abbiamo intenzione di aprire una discussione
pubblica su tale questione”.
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