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sabato 3 novembre 2012

Guerra agli evasori dell’Ici

Dichiarazioni fasulle per le prime case, buco di 300mila euro: task-force del Comune 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Accertamento dell’evasione ed elusione tributaria, parte la guerra ai furbetti dell’Ici. L’amministrazione comunale di Vico Equense guidata dal sindaco Gennaro Cinque ha approvato un progetto pilota con cui tentare di effettuare uno screening completo nell’ambito tributario con particolare attenzione all’Ici sulla prima casa. Stando alle stime, finora, mancano circa 300mila euro. La proposta, passata positivamente al vaglio della giunta municipale, è stato finanziato destinando la percentuale dell’11% da calcolarsi solo sulle maggiori entrate effettive derivanti da attività di accertamento e di controllo, la cui gestione è affidata all’ufficio tributi comunale. Il progetto è molto semplice. Con l’abolizione dell’Ici sulla prima casa si sono ridotti anche i margini operativi di recupero dell’imposta elusa o evasa. «Allo stesso tempo - viene sottolineato nel provvedimento approvato dall’esecutivo del sindaco Cinque - si è verificato il moltiplicarsi di fenomeni elusivi con la destinazione fasulla a “prima abitazione” di immobili in passato classificati come seconda abitazione. A tale scopo l’attività dell’ufficio tributi nel 2012 si incentrerà sul contrasto al crescente fenomeno della mutazione della destinazione d’uso con controlli sulle dichiarazioni presentate».

Nei fatti «si implementerà un controllo incrociato con i dati catastali aggiornati e con le banche dati dell’ufficio urbanistico ed anagrafe. A tal proposito - precisa la decisione assunta dalla evidenziare che l’ufficio dovrà incrociare i dati derivanti anche dagli avvisi di accertamento notificati dall’agenzia del territorio di Napoli per gli immobili “fantasma” non dichiarati al catasto urbano ai sensi del d e c r e t o legge 78 del 2010 ed allo stesso tempo aggiornare la banca data Ici a seguito delle segnalazioni di cui all’articolo 34 della legge 80 del 2006 tramite il portale dei Comuni. Come è noto tale attività è stata già condotta con recupero di imposta elusa ed evasa per somme variabili tra 200 e 300mila euro per ciascun anno. E’ l’obiettivo 2012 l’ulteriore perfezionamento delle procedure di verifica per arrivare entro la fine dell’anno all’azzeramento totale di tutte le pendenze. Ottimizzando l’incrocio di diverse banche dati informatiche si arriverà ad elaborare in modo efficace e produttivo un elenco di posizioni potenzialmente irregolari al fi ne di concentrare al massimo l’attività di accertamento sulle effettive posizioni irregolari, evitando il più possibile l’emissione di avvisi infondati o inesatti. Il progetto mira a conseguire l’emersione di posizioni tributarie irregolari per 290mila euro». C’è dell’altro: «La verifica delle posizioni inerenti gli immobili fantasma gioca un ruolo fondamentale nella lotta all’evasione. Il governo, infatti, nell’intento di ridurre l’area di evasione fiscale relativa agli immobili non censiti, ha pensato bene di introdurre nuovi adempimenti a carico dei notai e dei proprietari onde favorirne l’emersione».

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