Dichiarazioni fasulle per le prime case, buco di 300mila euro: task-force del Comune
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Accertamento
dell’evasione ed elusione
tributaria, parte la guerra ai
furbetti dell’Ici. L’amministrazione
comunale di Vico
Equense guidata dal sindaco
Gennaro Cinque
ha approvato
un
progetto pilota
con
cui tentare
di effettuare
uno
screening
completo
nell’ambito tributario
con
particolare
attenzione
all’Ici sulla
prima
casa. Stando
alle stime, finora, mancano
circa 300mila euro.
La proposta, passata positivamente
al vaglio della
giunta municipale, è stato finanziato destinando la
percentuale dell’11% da calcolarsi
solo sulle maggiori
entrate effettive derivanti da
attività di accertamento e di
controllo, la cui gestione è
affidata all’ufficio tributi comunale.
Il progetto è molto semplice.
Con l’abolizione dell’Ici sulla
prima casa si sono ridotti
anche i margini operativi di
recupero dell’imposta elusa
o evasa. «Allo stesso tempo
- viene sottolineato nel
provvedimento approvato
dall’esecutivo del sindaco
Cinque - si è verificato il
moltiplicarsi di fenomeni
elusivi con la destinazione
fasulla a “prima abitazione”
di immobili in passato classificati come seconda abitazione.
A tale scopo l’attività
dell’ufficio tributi nel 2012
si incentrerà sul contrasto
al crescente fenomeno della
mutazione della destinazione
d’uso con controlli sulle
dichiarazioni presentate».
Nei fatti «si implementerà
un controllo incrociato con
i dati catastali aggiornati e
con le banche dati dell’ufficio urbanistico ed anagrafe.
A tal proposito - precisa
la decisione assunta dalla evidenziare che l’ufficio dovrà
incrociare i dati derivanti
anche dagli avvisi di accertamento
notificati dall’agenzia
del territorio di Napoli per
gli immobili
“fantasma”
non
dichiarati
al catasto
urbano ai
sensi del
d e c r e t o
legge 78
del 2010 ed
allo stesso
tempo aggiornare
la
banca data
Ici a seguito
delle segnalazioni
di cui
all’articolo
34 della legge 80 del 2006
tramite il portale dei Comuni.
Come è noto tale attività
è stata già condotta con recupero
di imposta elusa ed
evasa per somme variabili
tra 200 e 300mila euro per
ciascun anno. E’ l’obiettivo
2012 l’ulteriore perfezionamento delle procedure di
verifica per arrivare entro
la fine dell’anno all’azzeramento
totale di tutte le
pendenze. Ottimizzando
l’incrocio di diverse banche
dati informatiche si arriverà
ad elaborare in modo efficace e produttivo un elenco
di posizioni potenzialmente
irregolari al fi ne di concentrare
al massimo l’attività di
accertamento sulle effettive
posizioni irregolari, evitando
il più possibile l’emissione
di avvisi infondati o
inesatti. Il progetto mira a
conseguire l’emersione di
posizioni tributarie irregolari
per 290mila euro».
C’è dell’altro: «La verifica
delle posizioni inerenti gli
immobili fantasma gioca un
ruolo fondamentale nella
lotta all’evasione. Il governo,
infatti, nell’intento di
ridurre l’area di evasione
fiscale relativa agli immobili
non censiti, ha pensato bene
di introdurre nuovi adempimenti
a carico dei notai e dei
proprietari onde favorirne
l’emersione».
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