Giuseppe Cuomo e Gennaro Cinque |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento/Vico - Sembra quasi che hanno scelto di muoversi assieme. Probabilmente è proprio così. Perché il Comune di Sorrento e Vico Equense, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno detto basta ai costi di gestione del ciclo dei rifiuti di competenza provinciale. Ed hanno impugnato tutto presentando due ricorsi al tribunale amministrativo regionale della Campania. Verranno rappresentati dallo stesso avvocato, Maurizio Pasetto, responsabile dell’ufficio legale non solo a Sorrento ma anche a Vico Equense. Si sa: contro le scelte «economiche» effettuate dalla Provincia, da tempo, c’è un ampio dibattito. Che stavolta è sfociato in due ricorsi. Insomma, l’ente provinciale va a finire nel mirino delle amministrazioni comunali della penisola sorrentina. A Vico Equense ieri è stata pubblicata sull’albo pretorio elettronico dell’ente la determina dirigenziale emanata dal servizio affari legali/ contenzioso dell’esecutivo. Grandi polemiche, in costiera, sulla delibera di giunta provinciale - all’epoca ancora presieduta dall’ex presidente Luigi Cesaro - con cui l’esecutivo determinò ed approvò il costo di gestione del ciclo dei rifiuti di competenza dell’ente di palazzo Matteotti.
«Considerato che tale atto deliberativo appare lesivo degli interessi anche del Comune di Vico Equense così come emerge dalla nota dell’11 luglio scorso a firma di tutti i sindaci della penisola sorrentina con particolare riferimento alla certificazione dei dati sulla raccolta differenziata» si legge nella premessa del provvedimento. Ecco per gli uffici del Comune di Vico Equense hanno proceduto al conferimento dell’incarico proprio per l’avvocato Pasetto. Stessa cosa è avvenuta pochi giorni fa a Sorrento. Doppio ricorso dunque contro le scelte della Provincia di Napoli. I Comuni di Sorrento e Vico Equense sono sul piede di guerra e non accettano i costi da fronteggiare proprio per i rifiuti. Anche perché la penisola sorrentina rappresenta una realtà virtuosa proprio per la raccolta differenziata. Ci sono percentuali molto importanti in ogni angolo della costiera e vedersi costretti a pagare somme superiori alla media non è «accettabile». Proprio sul tema dei rifi uti, appena pochi mesi fa, i sindaci della penisola sorrentina vinsero una battaglia avviata ancora una volta contro l’ente provinciale che, tramite un «pool» di tecnici, aveva tentato di gettare le basi per individuare alcune cave dismesse del territorio costiero dove steccare l’immondizia. Un’ipotesi progettuale immediatamente rispedita al mittente, in coro, dai sindaci della costiera. Determinante fu un incontro, faccia a faccia, fra gli amministratori locali e i rappresentanti della Provincia a cui presero parte anche gli esponenti peninsulari come l’assessore al turismo Sagristani ed il consigliere Apreda. C’era anche l’ex presidente Cesaro. A sostenere la tesi dei sindaci anche un altro discorso: quello turistico.
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