Rischio caduta massi, un’area del cimitero inaccessibile per il giorno dei defunti
Fonte: José Astarita da Metropolis
Vico Equense - Non c’è pace
per i defunti neppure dopo
la morte. E neanche alla vigilia
della commemorazione.
A Vico Equense due zone
cimiteriali dove sono seppellite
quasi un centinaio di
persone risultano off limits.
Il motivo? Pericolo di caduta
massi.
La struttura vicana è molto
ampia e giunge sino ai piedi
di una collina che sovrasta
due campi. Una parte del
pendio che «domina» le
tombe è dotata di reti di
recinzione per evitare la caduta
massi, mentre un’altra
è sprovvista di protezioni.
Nel corso degli anni sono
state seppellite in queste
due zone molte persone,
ma ai loro congiunti viene
impedito di poter posare
sulle loro tombe un semplice
fiore o accendere un piccolo lumino. Motivo?
Con l’ordinanza numero 773
del dicembre 2007 il Comune
di Vico Equense vietava
il passaggio al pubblico e
quindi l’accesso ai due campi,
ma nel corso del tempo
dal 2008 sino a pochi mesi fa
diverse sepolture si sono regolarmente
svolte. Almeno
così dicono i cittadini.
Un autentico paradosso.
Tutto ciò nonostante l’ente
locale avesse emesso un’ordinanza
che vietava l’accesso
ai luoghi per la sicurezza
pubblica.
Il cartello con la rete rossa
posta a divieto per l’accesso
ai campi nel tempo è apparso
ed è stato rimosso anche
per permettere di seppellire
i defunti.
Nel 2008, quando già l’ordinanza
era in vigore, un
masso che si è staccato dalla
montagna sovrastante ha
provocato la rottura di un
marmo di una tomba, ma
a «fermare» le visite dei
familiari dei deceduti c’era
solo il nastro rosso con l’ordinanza
comunale esposta
in bella vista.
Per giungere alla zona del
cimitero «proibita» c’è da
percorrere una rampa di
scale, che adesso - proprio
in prossimità della giornata
di commemorazione dei
defunti - non è possibile
utilizzare.
La svolta è avvenuta nei mesi
scorsi, quando in prossimità
dell’inizio dell’autunno e
delle piogge è stato posto
un cancello con annessa catena
e lucchetto per vietare
l’ingresso a tutti coloro che
volessero solo fare visita ai
loro parenti deceduti.
Né un fiore, né un lumino
può essere posto sulle tombe
di coloro che sono seppelliti
in questi due campi cimiteriali.
Così denunciano i
familiari dei defunti.
Tra la fine di ottobre e il
primo novembre molte famiglie
vicane avrebbero
voluto far visita ai loro cari,
ma non ne avranno l’opportunità.
Sempre se le cose non
dovessero cambiare al più
presto.
A vigilare che l’ordinanza
venga rispettata in questi
giorni l’amministrazione
comunale ha mandato gli
agenti di polizia municipale
coordinati dal comandante
Ferdinando De Martino.
«E’ una vergogna per un
paese civile – commenta il
signor Gugliemo Gargiulo,
che ha prodotto una sorta
di dossier fotografico per
documentare lo “scempio”
del cimitero -. Non permettere
alle persone di onorare
la memoria e la dignità dei
propri defunti è assurdo. Soprattutto
in un periodo così
importante e sentito».
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