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giovedì 1 novembre 2012

Tombe off-limits: ira e veleni

Rischio caduta massi, un’area del cimitero inaccessibile per il giorno dei defunti 

Fonte: José Astarita da Metropolis 

Vico Equense - Non c’è pace per i defunti neppure dopo la morte. E neanche alla vigilia della commemorazione. A Vico Equense due zone cimiteriali dove sono seppellite quasi un centinaio di persone risultano off limits. Il motivo? Pericolo di caduta massi. La struttura vicana è molto ampia e giunge sino ai piedi di una collina che sovrasta due campi. Una parte del pendio che «domina» le tombe è dotata di reti di recinzione per evitare la caduta massi, mentre un’altra è sprovvista di protezioni. Nel corso degli anni sono state seppellite in queste due zone molte persone, ma ai loro congiunti viene impedito di poter posare sulle loro tombe un semplice fiore o accendere un piccolo lumino. Motivo? Con l’ordinanza numero 773 del dicembre 2007 il Comune di Vico Equense vietava il passaggio al pubblico e quindi l’accesso ai due campi, ma nel corso del tempo dal 2008 sino a pochi mesi fa diverse sepolture si sono regolarmente svolte. Almeno così dicono i cittadini. Un autentico paradosso. Tutto ciò nonostante l’ente locale avesse emesso un’ordinanza che vietava l’accesso ai luoghi per la sicurezza pubblica. Il cartello con la rete rossa posta a divieto per l’accesso ai campi nel tempo è apparso ed è stato rimosso anche per permettere di seppellire i defunti.

Nel 2008, quando già l’ordinanza era in vigore, un masso che si è staccato dalla montagna sovrastante ha provocato la rottura di un marmo di una tomba, ma a «fermare» le visite dei familiari dei deceduti c’era solo il nastro rosso con l’ordinanza comunale esposta in bella vista. Per giungere alla zona del cimitero «proibita» c’è da percorrere una rampa di scale, che adesso - proprio in prossimità della giornata di commemorazione dei defunti - non è possibile utilizzare. La svolta è avvenuta nei mesi scorsi, quando in prossimità dell’inizio dell’autunno e delle piogge è stato posto un cancello con annessa catena e lucchetto per vietare l’ingresso a tutti coloro che volessero solo fare visita ai loro parenti deceduti. Né un fiore, né un lumino può essere posto sulle tombe di coloro che sono seppelliti in questi due campi cimiteriali. Così denunciano i familiari dei defunti. Tra la fine di ottobre e il primo novembre molte famiglie vicane avrebbero voluto far visita ai loro cari, ma non ne avranno l’opportunità. Sempre se le cose non dovessero cambiare al più presto. A vigilare che l’ordinanza venga rispettata in questi giorni l’amministrazione comunale ha mandato gli agenti di polizia municipale coordinati dal comandante Ferdinando De Martino. «E’ una vergogna per un paese civile – commenta il signor Gugliemo Gargiulo, che ha prodotto una sorta di dossier fotografico per documentare lo “scempio” del cimitero -. Non permettere alle persone di onorare la memoria e la dignità dei propri defunti è assurdo. Soprattutto in un periodo così importante e sentito».

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