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giovedì 29 novembre 2012

Ufficio postale, salta il summit per la salvezza

Vico Equense - Salta l’incontro che doveva tenersi a Portici tra il sindaco Gennaro Cinque, l’assessore Giuseppe Russo, il rappresentante legale del proprietario dell’immobile Giovanni Cuccaro, il responsabile procedimento contratti Poste Italiane ed alcuni rappresentanti della frazione per cercare di risolvere la drammatica situazione riguardante la chiusura dell’ufficio postale di Arola. Dopo tanta attesa il fatidico giorno sembrava essere arrivato; rappresentanza popolare, giunta comunale e Poste Italiane avrebbero dovuto formare una tavola rotonda con lo scopo di trovare un accordo in grado di salvaguardare non solo il fabbisogno dei cittadini ma anche le casse comunali. Enorme lo sgomento dei rappresentanti della frangia popolare che avrebbero dovuto partecipare all’incontro, avvisati pochissimo tempo prima dell’accaduto: «L’incontro è stato rinviato a data da destinarsi - afferma uno dei rappresentanti - ed ancora una volta siamo stati costretti a subire un atteggiamento ostile ma soprattutto poco corretto». Il vertice sarebbe stato, inoltre, un’ottima occasione per consegnare la petizione popolare che, attraverso la collaborazione dell’intera frazione, ha raccolto circa 1000 firme; un segnale importante, un ulteriore indice che traduce la reale situazione di disagio che la frazione di Vico Equense sta vivendo. Per quanto tempo ancora si può scappare dalla realtà dei fatti? Quanto tempo ancora gli abitanti di Arola saranno costretti ad aspettare prima di conoscere il futuro del loro ufficio postale? Una cosa è certa; non sarà sicuramente l’ennesima porta chiusa a fermare la caparbia frazione di Arola, scesa in piazza decisa più che mai per combattere per i propri diritti e per un futuro migliore. (Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis) 

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