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sabato 22 dicembre 2012

Faccia a faccia Cinque-cittadini: “Basta, siamo stati mortificati”

Il caso delle antenne divide amministrazione e ambientalisti, il sindaco: “Voglio spostare gli impianti” 

Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis 

Vico Equense - Un faccia a faccia schietto, deciso e in certi frangenti anche teso. Da una parte il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque. Dall’altra gli abitanti della frazione di Massaquano. Sul tavolo le due questioni più infuocate degli ultimi giorni: l’antenna telefonica della discordia piazzata al campo sportivo e la soppressione dell’ufficio postale della frazione. Il sindaco ha raccontato la sua verità mentre una frangia dei residenti l’ha accusato apertamente: «Solo mortificazioni per la nostra frazione». L’incontro si è tenuto nella sala parrocchiale di Massaquano dove Cinque ha cercato di convincere della bontà delle sue mosse. Il sindaco, innanzitutto, è tornato a parlare del ripetitore realizzato al campo sportivo di Massaquano e che ambientalisti e residenti vogliono che venga disattivato temendo ripercussioni per la propria salute. Cinque è stato chiaro: «Tutto ebbe inizio moltissimo tempo fa – ha premesso il sindaco -. Nel 2009 l’esecutivo comunale aveva espresso la chiara intenzione di installare ripetitori di telefonia mobile. Un primo impianto doveva essere realizzato sul Monte Faito, ma a causa di numerosissimi problemi il progetto non giunse mai a compimento».

Questo l’esordio di Gennaro Cinque, presentatosi alla riunione con il chiaro intento di «gettare» acqua sul fuoco. «Nell’agosto 2011 – ha proseguito il primo cittadino - iniziarono i lavori di installazione del ripetitore presso l’ex palazzo municipale; ben 6 mesi prima avevamo avvisato e sensibilizzato la cittadinanza riguardo tale decisione attraverso numerosissimi manifesti, convegni e comunicati apparsi sulla stampa e sul web. Ci furono, però, disguidi con i gestori interessati: quello che venne installato sul palazzo municipale non corrispondeva al ripetitore proposto dal nostro progetto. Informammo così, qualora non avessero cambiato l’antenna installata, di spegnere l’impianto; e così fu. Infatti quando ci furono le numerose manifestazioni contro l’installazione del ripetitore in realtà il dispositivo era già stato disattivato. Per quanto riguarda l’antenna di telefonia mobile del campo sportivo di Massaquano, con una delibera del 2011, abbiamo atteso circa 8 mesi prima di iniziare con i lavori; come è possibile che la maggioranza, dopo aver approvato all’unanimità la delibera, sembra che ora stia tornando sui suoi passi? Una cosa è certa, il ripetitore è stato installato correttamente ed è a norma». «Abbiamo già affrontato, in consiglio comunale, questa delicatissima questione e non posso non prendere atto delle vostre preoccupazioni – ha detto -. Io l’antenna voglio spostarla, ma dobbiamo farlo con metodo! Dobbiamo creare il giusto presupposto giuridico, attraverso documentazioni tecniche, per delocalizzare il ripetitore; il tutto, però, assieme ai gestori, e non contro i gestori. Solamente dopo il vertice conosceremo con più precisione quale sarà la strada da intraprendere». Cinque non si è voluto tirare indietro: «Io ho sempre mantenuto le mie parole e la mia volontà di incontrarvi ne è la conferma» ha spiegato ai cittadini. Dopo il caso antenne è stato affrontato un altro argomento che da tempo tiene sulle spine la frazione di Massaquano, cioè la chiusura dell’ufficio postale. Il Comune non può accollarsi le spese riguardanti l’immobile; inoltre sembra che tale società abbia la chiara intenzione di operare una netta razionalizzazione degli uffici postali di tutt’Italia. Gennaro Cinque ha chiuso l’incontro con una notizia: il 15 gennaio inizieranno i lavori di delocalizzazione e di restyling dell’ufficio postale di Vico Equense, che verrà spostato in via San Ciro.

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