Il caso delle antenne divide
amministrazione e ambientalisti,
il sindaco: “Voglio spostare gli impianti”
Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis
Vico Equense - Un faccia a faccia schietto, deciso e
in certi frangenti anche teso. Da una parte il sindaco
di Vico Equense, Gennaro Cinque. Dall’altra gli
abitanti della frazione di Massaquano. Sul tavolo
le due questioni più infuocate degli ultimi giorni:
l’antenna telefonica della discordia piazzata al
campo sportivo e la soppressione dell’ufficio
postale della frazione. Il sindaco ha raccontato la
sua verità mentre una frangia dei residenti l’ha
accusato apertamente: «Solo mortificazioni per
la nostra frazione». L’incontro si è tenuto nella
sala parrocchiale di Massaquano dove Cinque ha
cercato di convincere della bontà delle sue mosse.
Il sindaco, innanzitutto, è tornato a parlare del
ripetitore realizzato al campo sportivo di Massaquano
e che ambientalisti e residenti vogliono
che venga disattivato temendo ripercussioni per
la propria salute. Cinque è stato chiaro: «Tutto
ebbe inizio moltissimo tempo fa – ha premesso
il sindaco -. Nel 2009 l’esecutivo comunale aveva
espresso la chiara intenzione di installare ripetitori
di telefonia mobile. Un primo impianto doveva
essere realizzato sul Monte Faito, ma a causa di
numerosissimi problemi il progetto non giunse
mai a compimento».
Questo l’esordio di Gennaro
Cinque, presentatosi alla riunione con il chiaro
intento di «gettare» acqua sul fuoco.
«Nell’agosto 2011 – ha proseguito il primo cittadino
- iniziarono i lavori di installazione del
ripetitore presso l’ex palazzo municipale; ben 6
mesi prima avevamo avvisato e sensibilizzato la
cittadinanza riguardo tale decisione attraverso
numerosissimi manifesti, convegni e comunicati
apparsi sulla stampa e sul web. Ci furono, però,
disguidi con i gestori interessati: quello che venne
installato sul palazzo municipale non corrispondeva
al ripetitore proposto dal nostro progetto.
Informammo così, qualora non avessero cambiato
l’antenna installata, di spegnere l’impianto;
e così fu. Infatti quando ci furono le numerose
manifestazioni contro l’installazione del ripetitore
in realtà il dispositivo era già stato disattivato. Per
quanto riguarda l’antenna di telefonia mobile del
campo sportivo di Massaquano, con una delibera
del 2011, abbiamo atteso circa 8 mesi prima di
iniziare con i lavori; come è possibile che la maggioranza,
dopo aver approvato all’unanimità la
delibera, sembra che ora stia tornando sui suoi
passi? Una cosa è certa, il ripetitore è stato installato
correttamente ed è a norma».
«Abbiamo già affrontato, in consiglio comunale,
questa delicatissima questione e non posso
non prendere atto delle vostre preoccupazioni
– ha detto -. Io l’antenna voglio spostarla, ma
dobbiamo farlo con metodo! Dobbiamo creare
il giusto presupposto giuridico, attraverso
documentazioni tecniche, per delocalizzare il
ripetitore; il tutto, però, assieme ai gestori, e non
contro i gestori. Solamente dopo il vertice conosceremo
con più precisione quale sarà la strada
da intraprendere». Cinque non si è voluto tirare
indietro: «Io ho sempre mantenuto le mie parole
e la mia volontà di incontrarvi ne è la conferma»
ha spiegato ai cittadini. Dopo il caso antenne è
stato affrontato un altro argomento che da tempo
tiene sulle spine la frazione di Massaquano, cioè
la chiusura dell’ufficio postale. Il Comune non
può accollarsi le spese riguardanti l’immobile;
inoltre sembra che tale società abbia la chiara
intenzione di operare una netta razionalizzazione
degli uffici postali di tutt’Italia. Gennaro Cinque
ha chiuso l’incontro con una notizia: il 15 gennaio
inizieranno i lavori di delocalizzazione e di
restyling dell’ufficio postale di Vico Equense, che
verrà spostato in via San Ciro.
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