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venerdì 21 dicembre 2012
L’ospedale dei disagi, ascensore ancora ko
Vico Equense - Resta off-limits l’ascensore.
I lavori sono iniziati ma neppure
ieri è stato possibile utilizzare l’elevatore
principale dell’ospedale «De Luca
e Rossano» di Vico Equense. Un caso
che sta producendo disagi e grosse
polemiche al plesso
ospedaliero perché
senza l’ascensore
diventa complicato
assicurare un
servizio completo
ed efficiente. Anche
perché rispetto agli
elevatori secondari
quello in tilt è
l’unico che conduce
alle sale operatorie
dell’ospedale.
Insomma, una vera
e propria odissea
che continua, senza
sosta. Per l’amarezza
non solo dei
pazienti attualmente
ricoverati al «De
Luca e Rossano»
ma anche per il personale in forza al
centro ospedaliero.
Intanto, nelle ultime ore, c’è stata una
gradita sorpresa. L’arrivo del vescovo
all’ospedale. Conforto, speranza, amore
paterno. Così, nella visita al reparto
di Medicina generale, il vescovo della
diocesi Sorrento–Castellammare di
Stabia, monsignor Franco Alfano, ha
mostrato la sua vicinanza ai degenti e
alle famiglie dei pazienti, provati dalla
malattia fi sica.
«Il modo informale di parlare con le
persone, l’apparente leggerezza nel
trattare la sofferenza, la profonda
umanità del vescovo sono una continua
scoperta – dice Flora Beneduce,
primario di medicina generale e pronto
soccorso degli
ospedali riuniti della
Penisola sorrentina
-. Il Natale che si avvicina
porta con sé il
desiderio di serenità,
pace, preghiera
e contemplazione.
Questo incontro con
don Franco Alfano
illumina il percorso
d’Avvento dei medici,
degli infermieri,
degli ammalati del
reparto e ci riporta
al valore unico,
autentico, intramontabile
del Natale: la
fede in un Dio che si
fa carne per noi. Mi
auguro che questo
momento intenso sia un assaggio della
pienezza della Notte santa. Auguri a
tutti, in particolare a chi è infelice, a
chi soffre, a chi è spossato dalle difficoltà economiche, a chi non vede
la fi ne. Oltre il buio, c’è una grotta,
illuminata da una stella cometa. Lì
deponiamo difficoltà, paure e angosce.
Un Bambino le raccoglierà e le trasformerà
in grazia. Il mio augurio è che
ciascuno di noi abbia fede…». (Fonte: Alessandra Avolietto da Metropolis)
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