L’iniziativa si terrà Sabato 22 dicembre alle 18.00, nella Chiesa dei Servi di Maria a Sorrento
Sorrento - Alla presentazione farà seguito il concerto natalizio "Donna Celeste", laudi e frottole nel ‘600 napoletano. Oltre al direttore dei Turchini Antonio Florio, saranno presenti Dinko Fabris Presidente della Società Internazionale di Musicologia, Elsa Evangelista Direttore del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, Alberto Bianco Abate del TEsore di SanGennaro di Napoli e Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, Alberto Bianco Archivista Generale della Confederazione dell’oratorio di Roma e Giulia Veneziano Musicologa.
Il concerto sarà ospitato all’interno della suggestiva Chiesa dei Servi di Maria costruita nella seconda metà del Settecento ed è sede della Confraternita dei Servi di Maria, sorta nel 1717, e dell’Arciconfraternita di San Catello e della Morte. L’Arciconfraternita di San Catello è la più antica congregazione laicale di Sorrento: fu fondata nel 1380 per poi essere aggregata, nel 1586, a quella della Morte ed Orazione di Roma.
La Chiesa, nella centralissima via Sersale, è singolarmente collocata su un livello superiore rispetto a quello stradale. Alla scala di accesso, fanno da cornice una Madonna Assunta di Nicola Malinconico(1723) ed una piccola scultura in marmo del Cristo Morto attribuita al Sammartino.
La navata barocca, conserva, tra l’altro, un piccolo presepe con pastori del Seicento e Settecento napoletano, un organo a canne, realizzato da Nicola Mancini nel 1773, e la statua lignea del Cristo Morto, veneratissima dai sorrentini e portata in processione, da secoli, la sera del Venerdì Santo.
Ed è proprio in questa settecentesca ambientazione che sono stati registrati i brani contenuti nel lavoro realizzato da "I Turchini di Antonio Florio" ed in cui, successivamente alla presentazione, si svolgerà il concerto.
All’interno della chiesa, il Salone Capitolare e la Sagrestia conservano un'antica biblioteca, di-pinti di Lama, De Mura e Ribera, una raccolta di paramenti ed arredi sacri, maioliche e carte geo-grafiche francesi del Settecento.
Uno dei luoghi storici nel percorso religioso cittadino, rappresenta, pertanto, anche un importante riferimento storico-culturale della città di Sorrento.
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