Egr. Direttore,
con questo freddo non c’è di meglio, per un pensionato, che starsene al calduccio a leggere o scrivere. Nel pieno di una crisi economica senza precedenti, dopo le tante mazzate che ci ha inflitto il governo Monti, con tante famiglie ridotte sul lastrico, con le elezioni politiche che incombono, parlare di quello che accade a Vico Equense può sembrare anacronistico, ma permettetemi lo stesso di fare alcune considerazioni. A poco più di un anno dall’ultima tornata elettorale Vico Equense vive un momento di pausa e di transizione. Gennaro Cinque e la Sua squadra, in presenza di una riduzione costante di risorse statali pare non riesca a mantenere lo smalto del primo mandato. La Giunta con molti sforzi porta avanti l’ordinaria amministrazione, con punti di eccellenza a suo favore (Social Film Festival, il Convegno sul paesaggio mediterraneo, l’ammodernamento della macchina Comunale, la valorizzazione della nostra ristorazione e ricettività alberghiera, la raccolta rifiuti, la lotta agli evasori del’IMU). Non è mia competenza né intenzione dare colpe o meriti ma uscire dal guado e trovare il bandolo della matassa si può e si deve. Le minoranze fanno il loro lavoro e quando non cadono nei preconcetti e nella retorica riescono a portare avanti battaglie condivisibili (SS. Trinità, ascensore per il mare). Saranno i loro elettori a valutarne l’efficacia costruttiva (il risultato delle scorse elezioni comunali docet). Per quanto riguarda l’antenna per i cellulari installata al campo sportivo, ho già espresso le mie considerazioni al riguardo, in questi giorni ho saputo che molte persone (pare più di mille) hanno cambiato gestore per poter usufruire del servizio. Quello che non comprendo è come mai persone di Vico così solerti nell’incitare e mettere in guardia i cittadini della zona collinare circa le gravi malattie incombenti su di essi e sulle future generazioni non si preoccupano di mettere in atto le stesse manifestazioni per chiudere l’antenna, molto più potente, installata a Seiano ad una distanza dal centro tecnicamente uguale. Forse questa, invece di onde elettromagnetiche, diffonde profumo di lavanda o Chanel 5! Le cose più incomprensibili e difficili da accettare sono le impuntature, i distinguo se non addirittura gli ostacoli, che provengono da persone o settori della maggioranza.
Alla prima seduta del rinnovato Consiglio Comunale ai nostri occhi si era presentata un ventata di giovinezza tinta di rosa. Che bella impressione. A qualcuno di quei giovani vorrei oggi dire con molta franchezza: pensi davvero che sia questo ciò che i cittadini si aspettavano quando hanno deciso di rottamare i vecchi personaggi della politica Vicana? Adesso ti lamenti che con Gennaro Cinque è difficile convivere. Scusa ma vieni da Marte? Oppure vieni dalle liste che hanno appoggiato il Sindaco Cinque, ne hai condiviso il programma, sei stato trascinatore o trascinato dalla Sua forza elettorale? Ma come, conosci Cinque da una vita e adesso ti stupisci di come agisce, come si muove e quanto spazio concede? Il mio lungo naso sente puzza di bruciato, a pensar male si fa peccato ma tante volte ci si azzecca! Ho l’impressione che qualcuno ha percorso precocemente i tempi di apprendimento del peggio del peggio della politica, un modo di agire come le tre scimmiette: non parlo, non sento, non voto! Al sindaco Cinque, avendo apprezzato il Suo dinamismo nel primo quinquennio, chiedo di continuare con lo stesso spirito le opere in cantiere. Ottomila voti di preferenza sono tanti, ma tanti sono pure gli impegni da rispettare, le situazioni difficili da portare a compimento, i progetti da sostenere e adeguare al nuovo contesto di difficoltà economiche. Allo stesso modo sono ottomila persone che Le chiedono, anzi le impongono di non avanzare alibi, non cercare scappatoie. Caro Sindaco, è troppo navigato per non sapere che la politica è ascolto e mediazione ma nello stesso tempo è decisione e assunzione di responsabilità. Sono queste le doti che i cittadini Le hanno riconosciuto e che non devono mai venir meno. La cosa peggiore sarebbe adeguarsi al tirare a campare di vecchia scuola democristiana, invece bisogna reagire senza aver preoccupazione di rompere qualche altarino. Se qualche consigliere non collabora lo denunci ai cittadini, se qualche assessore antepone il lavoro proprio a quello comunale lo cambi, se la Giunta batte la fiacca la rinnovi, non esiti troppo a cambiare squadra. La legge glielo consente. L’ inquietudine tra i consiglieri glielo consiglia. L’inerzia di qualche settore glielo impone! Prima di chiudere, un ultima cosa, mi piacerebbe assistere a Consigli Comunali in cui prevalga la critica e l’osservazione costruttiva ai toni concitati e qualche volta sopra le righe. Vedete cari attori della vita politica Vicana, nuvole nere si addensano sulla società e sui politici e probabilmente, dopo il governo dei tecnici, niente sarà più come prima ma gli uomini di parola e azione resteranno sempre. Lasciate che siano i cittadini, possibilmente alla fine naturale della legislatura, a confermare o meno le scelte fatte nel 2011.
Distinti saluti
Salvatore Guida
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