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domenica 27 gennaio 2013
Votare? Votare perché?
Vico Equense - Sempre più spesso sento frasi del genere: “Non andrò a votare, non ha senso farlo, perché spendere inutilmente il mio tempo? Il mio voto non influirà in alcun modo sul futuro dell’Italia”. Delusione, disillusione, disgusto per la politica. Soprattutto tra i giovani emerge, che il primo partito è quello del non voto. Votare perché? Se ne parlerà nell’incontro organizzato da “IN Movimento per Vico”, venerdì 1 febbraio, ore 19.00. A confrontarsi con i partecipanti, Matteo Gargallo professore di Filosofia e Renato Biganti professore di Diritto Costituzionale Università di Napoli. L’incontro si terrà presso la sede del movimento in via Domenico Caccioppoli, 13. “Era la primavera del 1976. – ricorda Natale Maresca, Consigliere comunale di “IN Movimento per Vico” - Si doveva decidere se fissare la data del voto per il 13 o per il 20 giugno. Io seguivo con grande ansia le notizie su questa scelta del Governo dell'epoca. Da poco era stata approvata la legge che concedeva la maggiore età a 18 anni (prima era 21 anni). Compivo i 18 anni il 17 giugno. Avessero fissato la data delle elezioni il 13, non avrei votato. Al contrario, se le elezioni si fossero tenute il 20 giugno, avrei votato. Si votò il 20 giugno ed io andai a votare emozionantissimo. Ricordo come oggi quello stato d'animo. Ero felice di poterlo fare. Di esercitare quel diritto di libertà per cui tanti avevano combattuto e tanti giovani della mia età si erano sacrificati ed erano morti. Tanti diciottenni di oggi, invece, percepiscono il voto come un impegno fastidioso dal quale si sottrarrebbero volentieri. Non ci sono più le certezze ideologiche dei miei 18 anni. Forse è una fortuna. Ma quelle certezze ci hanno spinto al l'impegno civile. La politica ha molto cose da farsi perdonare, tra queste la più importante è la sfiducia che ha indotto nelle giovani generazioni al punto che tanti percepiscono un diritto quasi come un fastidio. Ben venga questo evento – conclude Maresca - se ci saranno tanti giovani che vogliono capire. Io non parteciperò perché so giá che andrò a votare. Spero che venerdì tanti giovani trovino, non dico l'entusiasmo che ebbi il giorno del mio primo voto, ma almeno sufficienti motivazioni per votare.”
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