Cani randagi, il Comune sblocca i fondi per il canile “Eden Park”

Vico Equense - Sebbene l’obiettivo finale sia quello di ridurre al minimo il fenomeno dell’abbandono dei cani, a Vico Equense l’amministrazione comunale rispetta i propri impegni con le società che accolgono i cani accalappiati nella cittadina costiera tentando di migliorare sempre più il servizio. Una querelle che dura da tempo quella della tutela degli amici a quattro zampe senza padrone sul territorio vicano. In estate il primo cittadino, Gennaro Cinque, si era visto costretto a modificare l’ordinanza con la quale aveva imposto il divieto di dar da mangiare ai randagi, cani o gatti, tanto sul suolo pubblico quanto sulle proprietà private. Il ricorso al provvedimento, si era reso necessario per fronteggiare problemi di carattere igienico sanitario in alcune pubbliche vie e spazi all’aperto, causati dai resti di cibo abbandonati. L’ordinanza aveva immediatamente suscitato l’ira delle associazioni animaliste che la consideravano uno sciagurato metodo per “limitare” in maniera alquanto pratica il numero dei randagi. Dopo l’insurrezione delle associazioni per la tutela degli animali, nella bella stagione, che presentarono anche un ricorso al Tribunale amministrativo regionale cantarono vittoria, adesso il Comune ha provveduto nuovamente a stanziare i fondi necessari per gli amici a quattro zampe che sono mantenuti in canile dopo essere stati accalappiati sul territorio di Vico Equense. Una cifra non ingente, ma che è quella giusta per consentire ai randagi di continuare a condurre la propria esistenza. Una convenzione che dura dal lontano 1998 quando l’ente locale di via Filangieri l’aveva stipulata. Considerata la situazione del fenomeno dell’abbandono, che vede persone senza cuore lasciare cuccioli in zone poco monitorate del territorio senza microchip e quindi non riconducibili ad alcun padrone la salvezza dei randagi passa per il canile e per l’associazione “Eden park” che lo gestisce. (Fonte: Jose’ Astarita da Metropolis)