Conclusa brillantemente dalla Guardia Costiera di Castellammare di Stabia un’operazione di polizia marittima di repressione del fenomeno dell’estrazione dei datteri di mare, che comporta devastanti conseguenze delle risorse ambientali della penisola sorrentina. L’operazione condotta nella notte del 28 febbraio 2013 e conclusasi solo all’alba di quest’oggi, dai militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Savino Ricco, ha portato all’arresto di tre persone che erano dedite all’estrazione di datteri di mare nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, con l’aggravante che i i tre erano stati già deferiti dai militari per lo stesso reato alcuni mesi fa.
L’operazione in questione, puntualmente coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è scattata nella serata, dopo un’attenta attività di monitoraggio ed appostamenti, per seguire i movimenti dei soggetti già noti alla Guardia Costiera e dediti a tale tipo di attività illecita.
Il blitz è stato eseguito con personale militare schierato a terra ed in mare, con il prezioso supporto della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia, agli ordini del Capitano Gennaro Cassese.
Il bilancio finale ha portato, oltre all’arresto di tre persone con l’accusa di danneggiamento aggravato, al sequestro di circa 30 chilogrammi di datteri di mare (valore di mercato di circa 2500 euro), dell’imbarcazione utilizzata, vari martelli, 3 coppie di bombole e relativa attrezzatura da immersione.
I tre sono stati colti in flagrante mentre erano intenti a pescare di frodo all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella e quando ore dopo, sono giunti all’approdo nel porto di Castellammare e scattata la trappola degli uomini della Guardia Costiera in uno spettacolare blitz notturno.
Convalidati gli arresti dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i tre saranno processati per direttissima nella stessa mattinata del 28. Rischiano fino ad un anno di carcere.
“Al di la delle cifre complessivamente registrate – ha commentato il Capitano di fregata Savino Ricco, Comandante della Capitaneria stabiese – è particolarmente significativa l’accusa configurata di danneggiamento aggravato, che evidenzia la gravità del fenomeno, punito severamente dalla legge con la detenzione. Questo intervento, cosi incisivo, è stato possibile grazie all’attenta regia della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che da sempre è molto sensibile alla problematica. Questa operazione rappresenta l’ennesima occasione per invitare i consumatori a non acquistare questo mitile, il cui commercio rappresenta il risultato di un attività di devastazione di uno dei tratti di costa piu affascinanti e suggestivi della nostra penisola. Non è superfluo, inoltre, ricordare che anche l’acquisto di datteri di mare, cosi come il possesso, anche di modeste quantità di prodotto, costituisce illecito sanzionato penalmente. Sono inoltre fiducioso che l’esito di questa operazione, contribuisca a far desistere dal compiere tale attività a quelle persone evidentemente senza scrupoli”.
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