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lunedì 25 marzo 2013

Al Circolo Nautico di Castellammare, Vincenzo Cuomo parla dell’Amerigo Vespucci “la nave più bella del mondo”

di Cecilia Coppola 

Castellammare di Stabia - Nel glorioso Circolo Nautico di Castellammare di Stabia Vincenzo Cuomo, storico militare, ha tenuto una conferenza sulla prestigiosa Nave Scuola della Marina Militare Italiana “ Amerigo Vespucci” partendo dal momento della costruzione e dal varo avvenuto il 22 febbraio 1931 nei cantieri di Castellammare di Stabia, dalla quale partì completamente allestita il 2 luglio alla volta di Genova dove il 15 ottobre 1931 ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito. Il compito di questa splendida imbarcazione fu quello di affiancare il Cristoforo Colombo nell'attività di addestramento, e venne inquadrata nella Divisione Navi Scuola. Ha spiegato Cuomo :”La Vespucci per l’eleganza delle linee, la maestosità della velatura, la fama che l’avvolge e la precede, l’emozione che sempre suscita al suo apparire, la stima e la collaborazione con le tante marinerie del mondo, ha fatto sì che nell’immaginario collettivo degli Italiani divenisse una vera e propria leggenda. La Vespucci da sempre in tantissime occasioni è stata chiamata con una definizione che da tanto l’accompagna sino ad essere diventata una seconda intitolazione” la nave più bella del mondo”.

Il relatore ha continuato il suo iter ricordandone la partecipazione nel 2004 a Trieste per festeggiare i 50 anni della città restituita all’Italia, il compito rivestito di ambasciatore sul mare dell'arte, della cultura e dell'ingegneria italiana presentandosi con la presenza nei seguenti porti: ad Auckland Nuova Zelanda nel 2002 in occasione della 31ª edizione dell' America’s Cup, ad Atene nel 2004 per le Olimpiadi, a Portsmouth nel 2005 per la commemorazione della battaglia di Trafalgar. Non poteva quale creatura del mare non essere presente alla crociera ecologica del Mediterraneo svoltasi dal 9 aprile al 15 giugno 1978 "Il mare deve vivere”, nel corso della quale è approdata nei porti più importanti del Mediterraneo. È un veliero che mantiene vive le vecchie tradizioni dalla vele ancora in tela olona, alle cime ancora di materiale vegetale, le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano; ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante, tramite il nostromo, con il fischietto; l'imbarco e lo sbarco di un Ufficiale avviene con gli onori al barcarizzo a seconda del grado dell'ospite.. Un curriculum degno di rispetto da far conoscere ai nostri giovani perché sappiano che il coraggio, la fede, la perseveranza, l’amore per il mare porta a rafforzare i sani principi di un popolo. Le numerose autorità civili, militari e religiose presenti al Circolo Nautico hanno dimostrato quanto sia nel cuore di tutti questa Nave che fa onore alla nostra patria e in particolare a Castellammare, Savino Ricco, capitano di Fregata, Comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare,ha riportato una notizia interessante riferita ai Romani quando costruivano le loro imbarcazioni di legno a Castellammare perché grazie alla conformazione a dirupo della zona litoranea, potevano dopo aver tagliato i pini, necessari per la costruzione delle loro triremi, i tronchi erano buttati direttamente a mare vicino alla zona del cantiere senza bisogno di pagare per il trasporto.Un saggio utilizzo delle risorse naturali a costo zero. Il Colonnello Vincenzo Lauro del 2° Comando delle Forze di Difesa al Centro-Sud Italia e Isole ha evidenziato che le Accademie Militari non preparano solamente gli allievi giovani alla vita delle armi, ma sono anche palestre di formazione civili affinché questi ragazzi si approprino di idealità e valori spirituali e morali. Sua Eccellenza l’Arcivescovo Franco Albano ha detto che aveva sempre sentito parlare della Vespucci e la conferenza di Cuomo gli aveva offerto l’ occasione di approfondire l’argomento. Ricordiamo ancora la presenza del tenente colonnello Nicola Conforti della Compagnia di Torre Annunziata, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Castellammare che, in seguito alle richieste dei presenti, si è reso promotore di richiedere una presenza più continua dell’Amerigo Vespucci a Castellammare, sottolineandone però la grande difficoltà in considerazione del lavori di mantenimento annuali richiesti da una simile imbarcazione. L’organizzazione è stata curata nei particolari dal sottotenente di vascello Daniele Conti con una capacità e sensibilità encomiabile.

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