Pagine
▼
giovedì 28 marzo 2013
Famiglie indigenti. L’amministrazione sblocca 20mila €
Vico Equense - Non è
solo il culmine della cristianità
la Settimana Santa,
ma anche il momento
in cui anche la pubblica
amministrazione con un
colpo di solidarietà corre
in aiuto delle famiglie più
bisognose.
È quanto accaduto a Vico
Equense dove l’amministrazione
comunale
guidata dal primo cittadino,
Gennaro Cinque,
ha fissato la quota del
contributo con il quale i
nuclei familiari in difficoltà
potranno acquistare i
beni di prima necessità in
corrispondenza con le festività
pasquali. Un gesto
importante e che arriva
alla vigilia della Pasqua.
Non saranno molti 100
euro in contanti, ma
faranno comunque sempre
comodo per coloro
che vivono con un reddito
minimo che si avvicina ai
6mila euro.
E’ questa la quota più
bassa con la quale l’Inps
valuta la soglia di povertà
in Italia.
Sono in tanti che hanno
presentato la documentazione
Isee negli uffici
dell’ente municipale di via
Filangieri e di più non si
riusciti a fare.
L’importo complessivo di
spesa che il Comune ha
fissato previsto nel capitolato
del bilancio sarà
pari a 21mila e 500 euro.
Una vicinanza anche per
chi in un momento di crisi
non naviga nell’oro, anzi,
per contribuire anche ad
un sorriso per i più piccoli.
Le certificazioni Isee in
base alle quali si accede
al contributo del Comune
saranno verificate
passo-passo dall’Agenzia
delle Entrate e dagli enti
competenti, mentre sotto
la lente d’ingrandimento
finiranno quelle famiglie a
reddito zero.
Infatti, la documentazione
presentata da queste
ultime sarà oggetto di
accurato controllo da
parte della tenenza della
guardia di Finanza.
Da buon padre di famiglia
l’ente locale vuole contribuire
ad alleviare le difficoltà
dei propri cittadini,
ma è chiaro che cercherà
di stanare gli eventuali
furbi che si annidano un
po’ ovunque. (Fonte: Jo.Ast. da Metropolis)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.