Pagine

lunedì 25 marzo 2013

Faro del Sarno: Pesanti domande alla Regione Campania sui depuratori del Sarno

Si faccia subito chiarezza

In un report curato dall’Associazione “MAREVIVO” di cui ha dato ampio risalto oggi “il Mattino” si sono posti pesanti interrogativi sul regolare funzionamento di alcuni impianti di depurazione realizzati nell’ambito del programma per il disinquinamento del Sarno sostenendo che i depuratori di Scafati,Angri ,Mercato San Severino(Comune di cui è Sindaco L’assessore regionale all’ambiente), Nocera Superiore non sarebbero a norma. Se è vero si tratterebbe di una questione seria visto che queste opere sono state realizzate con un notevole utilizzo di risorse pubbliche ed in tempi recenti. La Regione Campania che attualmente, con Arcadis ,gestisce il completamento del programma dell’ex-commissariato Sarno deve dare risposte chiare e precise insieme a tutti gli attori istituzionali e gestionali. E’ un esigenza di verità e di rispetto dei cittadini. Al tempo stesso bisogna far si che cessi l’attività del vecchio impianto di foce Sarno che va avanti,da anni ,in deroga,e si metta in funzione il nuovo impianto di Castellammare di Stabia che risponde alla normativa europea. “Ci attiveremo,in tutte le sedi competenti,perché si faccia chiarezza sul funzionamento dei depuratori del bacino del Sarno e si attivi un metodo di più puntuale informazione e rapporto con gli Enti locali e le associazioni su questo e sulle criticità che incontra il processo di disinquinamento del fiume e del litorale ad est di Napoli - ha dichiarato Paolo Persico - della rete Faro del Sarno – è incredibile che nel 2013 nel quarantesimo anniversario del colera discutiamo ancora di disinquinamento del sarno e del Golfo di Napoli come se stessimo sempre a zero. E’ tempo che vi sia un cambio di passo - ha concluso Paolo Persico”

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.