Il Comune paga i danni a 15 anni dalla citazione
Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis
Vico Equense - Querelle fogne: dopo la condanna del Comune
arriva l’atto di transazione. Sembra giunta ormai al
termine la lunga controversia scoppiata tra il Comune di Vico
Equense e un suo cittadino a causa dei lavori mai conclusi
sulla rete fognaria.
Tutto ebbe inizio nel 1999 quando l’amministrazione comunale
approvò il progetto di ampliamento e adeguamento della
rete fognaria per acque nere del centro e frazioni. Nel 2000
l’Ente iniziò a occupare in via d’urgenza l’area interessata
dall’intervento - area di proprietà di un cittadino residente
nella zona interessata dai lavori - ma a causa del non completamento
dell’opera pubblica il procedimento espropriativo
di suddetta occupazione non è mai avvenuto.
La mancanza di tale operazione spinse nel 2004 il diretto
interessato a intraprendere una decisa azione legale, innanzi
al tribunale civile di Torre Annunziata - sezione distaccata
di Sorrento - avverso il comune di Vico Equense; suddetta
azione prevedeva il
riconoscimento della
responsabilità civile
dell’Ente, con la conseguente
condanna
al risarcimento dei
danni in relazione
agli effetti prodotti
dal mancato completamento
dell’opera
pubblica, ovvero l’incontrollato
reflusso
di acque reflue nel
suddetto fondo della
condotta fognaria
comunale. Il privato
avanzò la richiesta
di circa 200.000 euro.
Circa tre anni fa il
tribunale di Torre
Annunziata accolse
finalmente la proposta
mossa dal cittadino, volta a ottenere il risarcimento dei
danni procurati al fondo di sua proprietà, riducendo però
notevolmente la pretesa economica del diretto interessato
(44.411,93 euro) e condannando il Comune di Vico Equense
anche al pagamento delle spese legali scaturite.
L’accoglimento solo parziale della domanda comportò,
necessariamente, la conseguenza della compensazione delle
spese processuali per un terzo con condanna per l’Ente al
pagamento della residua parte a favore dell’attore. Alla luce
della valutazione degli atti inerenti il contenzioso nell’ottobre
2012 l’amministrazione comunale decise di riconoscere il
debito a favore del proprio cittadino avanzando una proposta
di risarcimento di circa 55.000,00 euro; tale operazione spinse
pochissimi giorni dopo il proprietario del fondo fognario a
presentare una precisa proposta transattiva, attraverso la
quale richiedeva, in aggiunta al rimborso delle spese legali
e processuali, il pagamento della modica somma di 45.000,00
euro, pagabili in tre acconti rateizzati.
Dopo aver analizzato dettagliatamente la controversia legale
e dopo avere constatato l’effettiva ripercussione economica
della stessa, la giunta comunale sembra volere porre fi ne alla
delicata questione; nei giorni scorsi l’esecutivo ha, infatti,
incaricato il responsabile del Servizio Finanziario di provvedere
entro il mese di aprile al pagamento del rimborso di
tutte le spese legali e processuali (9.402,41 euro), così come
previste in sentenza, nonché al pagamento del primo acconto
di 5.000 euro e al pagamento delle ulteriori rate previste, per
un totale di 55.000,00 euro.
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