Fonte: Salvatore Dare da Metropolis Vico Equense - Quando poco dopo le 16.30 arriva il via libera è un’autentica liberazione. Come se fosse stato segnato un gol in una finale del Mondiale. Qualche automobilista esulta, altri «sbuffano» e riprendono la marcia, provati per l’ennesima giornata da censura lungo i tornanti della «maledetta» Statale sorrentina. L’unica strada che collega la penisola sorrentina con il resto del mondo. Tutta colpa di una pietra, caduta giù dal costone che sovrasta Capo la Gala, poco dopo il tunnel di Seiano. Sembrava quasi che la costiera fosse diventata all’improvviso la quarta isola della Provincia di Napoli. Tutti bloccati anche per il ko ai collegamenti ferroviari. Pendolari imbufaliti, irritati, messi al tappeto. L’allarme è scattato poco dopo le 13.30 quando, complice la bufera che ha messo in ginocchio la penisola sorrentina, sulla carreggiata, si è abbattuta anche una piccola pioggia di massi. Nulla di particolare, nessun ferito. Per fortuna. Ma è stato necessario chiudere la Statale. A creare problemi, in particolare, una pietra di un metro cubo, piazzata proprio nel bel mezzo della strada. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, volontari della protezione civile, polizia stradale, carabinieri e i tecnici dell’Anas. Nel giro di tre ore, la zona è stata messa in sicurezza. Dopo aver rimosso i massi e ripulito la strada, è arrivato l’ok alla circolazione a senso unico alternato. L’inferno è cominciato ad ora di pranzo. Un orario cruciale.
Il tam-tam è partito da Facebook: «Statale a rischio chiusura». Qualcuno ha provato a «dribblare» le difficoltà, accelerando e superando il tratto incriminato. Una vera e propria emergenza. Oltre tre ore per percorrere il tragitto fra Sorrento e Vico Equense. In molti, appena capita la situazione, hanno deciso di cambiare direzione e tornarsene a casa. Mentre altri hanno resistito alla tentazione di mollare, rimanendo intrappolati in auto. Fino a quando alle 16.30, dopo che i tecnici dell’Anas, vigili del fuoco e volontari hanno provveduto a fissare sul luogo del crollo una piccola rete di recinzione, è stato varato il dispositivo che ha permesso ad auto e bus di circolare, a singhiozzo, a senso unico alternato. Torna alla ribalta la cronica e angosciante questione della viabilità. La penisola sorrentina è rimasta isolata a lungo ed è costretta a fare i conti con disagi, strade colabrodo e anche i lavori di metanizzazione. Cantieri aperti in ogni angolo della Terra delle Sirene con pesanti ripercussioni per automobilisti e centauri. Le cose si complicano attendendo l’agognata apertura della maxi-galleria Pozzano-Seiano che, a detta degli amministratori della penisola sorrentina, dovrebbe andare definitivamente a risolvere la questione. Anche per questo, venerdì mattina, a Piano di Sorrento, a villa Fondi, ci sarà un importante faccia a faccia fra l’amministrazione comunale e l’assessore regionale ai trasporti, Sergio Vetrella. I sindaci sono sul piede di guerra anche per la nota problematica legata alla Circumvesuviana ed ai bus. Senza dimenticare che alcuni mesi fa, su proposta del vicesindaco di Sorrento, Giuseppe Stinga, delegato alla mobilità, si pensò addirittura di predisporre un servizio di trasporto alternativo, magari a carico degli enti municipali. Mossa inevitabilmente legata anche all’immagine di un territorio famoso in tutto il mondo e che tra qualche tempo sarà chiamato ad ospitare migliaia di turisti, sbigottiti per le carenze e le lacune - sotto il profilo della viabilità - di una perla che è costretta ad ingoiare solamente bocconi amari.
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