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domenica 31 marzo 2013

Nuovo consiglio, Buonocore in pole per la presidenza

Andrea Buonocore
Vico Equense - La caccia al successore di Matteo De Simone è aperta. Le dimissioni - a sorpresa - dell’ormai ex presidente del consiglio comunale hanno lasciato un vuoto nell’amministrazione comunale compensato dall’entrata in consiglio di Vincenzo Cioffi, primo dei non eletti del gruppo Pdl. Ed è proprio il partito di Berlusconi a poter strappare di nuovo la presidenza dell’assise cittadina. I rumors indicano come potenziale candidato al dopo-De Simone, il consigliere comunale di maggioranza Andrea Buonocore. Nel corso dei prossimi giorni, potrebbe essere convocato un vero e proprio summit di maggioranza con il sindaco Gennaro Cinque chiamato a risolvere la questione, ascoltando tutti i gruppi di maggioranza e trovando dunque il nome giusto da portare in aula e far eleggere come neo-presidente del consiglio comunale. Buonocore potrebbe essere il candidato capace di poter raccogliere più adesioni. Anche perché la pubblica assemblea non è convocata da mesi, proprio come sta avvenendo a Sorrento. Si rischia lo strappo? Finora non c’è tensione ma chissà che il duello per strappare la poltrona non possa produrre degli scossoni improvvisi. De Simone ha lasciato la presidenza del consiglio comunale venerdì quando con una lettera ufficiale ha comunicato la sua decisione, irrevocabile, a tutti «gli amici» dell’amministrazione comunale. Motivi personali, si legge nella lettera di addio, anche se qualcuno sussurra di un De Simone non in linea con la strategia di Cinque. Voci, solamente voci. Almeno per il momento. Intanto l’opposizione resta in pressing. Spinge affinché venga al più presto convocata la pubblica assemblea per discutere di tematiche importanti e prendere provvedimenti. Su tutti c’è la lotta alla criminalità con l’eventuale istituzione sul territorio comunale di uno sportello anti-racket. Senza dimenticare la lettera inviata al prefetto di Napoli dai consiglieri Scaramellino, Maresca e Starace con cui è richiesta la sospensione dall’incarico del sindaco Cinque condannato in primo grado per tentato abuso d’ufficio. (Fonte: Metropolis)

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