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martedì 16 aprile 2013

Cinque, l’addio «passa» dal bilancio

Entro il 30 aprile si dovrà approvare lo strumento economico di previsione: è bufera politica 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - La partita si gioca fra qualche giorno. Entro il 30 aprile quando dovrà essere convocato il consiglio comunale in cui arriverà in aula il bilancio preventivo. E bisognerà assolutamente approvarlo sennò saranno problemi grossi. Ed è qui che a sorpresa potrebbe concludersi, a quanto pare, l’esperienza-bis del sindaco Gennaro Cinque, al secondo mandato e già andato in crisi per colpa anche dei «corvi » che gli hanno bruciato senza alcun tipo di intoppo la candidatura - inizialmente «blindata» - del consigliere del Pdl, Andrea Buonocore, come nuovo presidente del consiglio comunale. Poltrona rimasta tristemente vuota dopo le sorprendenti dimissioni dell’iniziale titolare della carica, ovvero Matteo De Simone. L’elezione a presidente di un consigliere come Maurizio Cinque della lista civica «Colline Vicane», cacciato in diretta, dal primo cittadino - in aula - a causa di alcune pesanti divergenze sorte nel corso dell’autunno della rottura. Cinque si dovrà presentare in aula e lì si capirà cosa potrà avvenire. Chissà che la minoranza consiliare con l’apporto dei «dissidenti» non possa a sorpresa fare il colpaccio e mandare a casa il sindaco che, però, avrebbe tutte le chance per ambire alla terza candidatura. I margini di manovra sono ristretti, poco spazio per ricomporre i cocci di un’amministrazione comunale che si è liquefatta nel momento critico e decisivo al tempo stesso di un secondo mandato, quello di Cinque, subito andato a finire nell’occhio del ciclone.

Vico Equense rimane dunque una città politicamente allo sbando perché ha un sindaco in bilico che rischia di essere «defenestrato» e una giunta «dimissionata», con gli assessori che hanno voluto raccogliere l’invito esplicito del leader del Pdl protocollando in tutta fretta la lettera d’addio alla compagine di centro-destra. Per la verità, Cinque potrebbe decidere di avviare un dialogo con il gruppo consiliare dell’Udc, rimasto scottato un anno e mezzo fa quando dopo la vittoria delle elezioni amministrative non trovò spazio per spedire all’interno del proprio esecutivo un assessore di riferimento. Si tratta di un precedente che i centristi non hanno fatto fatica a ritirare fuori poche ore dopo la seduta di consiglio comunale in cui si è consumato all’improvviso il ribaltone. Intanto, l’opposizione affila le armi e a breve deciderà il da farsi. I consiglieri comunali di minoranza del gruppo «In Movimento per Vico» - Aldo Starace, Natale Maresca e Claudia Scaramellino - potrebbero proseguire nella loro attività contro Cinque magari raccogliendo le adesioni per staccare definitivamente la spina a un’amministrazione comunale ormai in crisi. Senza dimenticare che sulla faida politica aleggia anche il diktat del circolo Vas di Vico Equense che, nelle ultime ore, con una lettera aperta diffusa dal proprio coordinatore Franco Cuomo, è tornato a chiedere la sospensione del sindaco.

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