Dallo stop all’Imu a nuovi interventi per sostenere l’occupazione, dal no all’aumento dell’Iva alle riforme, dalle misure per i giovani agli obiettivi di crescita economica. Sono le priorità dell’agenda del neo presidente del Consiglio, Enrico Letta, illustrate questo pomeriggio alla Camera dei deputati, in vista del voto di fiducia atteso verso le ore 21. Letta ha anche annunciato una “rivoluzione” del sistema di finanziamento pubblico dei partiti “partendo dall’abolizione della legge in vigore”. “Si vince o si perde tutti insieme – ha sottolineato – Vorrei evidenziare la distinzione tra politica come dialettica e politiche come soluzioni concrete a problemi concreti. Se ci concentriamo sulla politica, le differenze ci immobilizzeranno, se invece ci concentriamo sulle politiche faremo un servizio a paese migliorando la vita dei cittadini”. Poi una scadenza. “Mi sono posto un tempo massimo di 18 mesi per approvare le riforme – ha aggiunto – Se falliremo, ne trarrò le conseguenze”. Il presidente del Consiglio dei ministri ha inoltre anticipato la sua ferma volontà di procedere ad una abolizione definitiva delle Province, a “perfezionare” la Riforma del Titolo V della Costituzione e a completare il federalismo fiscale. Sul fronte della legge elettorale, ha spiegato, questa “è legata alla forma di governo, ma dobbiamo qui assumere l’impegno che quella dello scorso febbraio è stata ultima consultazione elettorale con la legge vigente”. “Ritengo – ha concluso – che questo governo debba lavorare a ritrovare la conciliazione tra governo e Parlamento che per troppo tempo hanno lavorato su fronti contrapposti”. (Fonte: Ago Press)
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