Giovanni Romano |
SCHEDA – I CONTENUTI DEL PIANO
Il Piano Regionale di Bonifica è lo strumento di programmazione e pianificazione, previsto dalla normativa vigente, attraverso cui la Regione provvede ad individuare i siti da bonificare presenti sul proprio territorio, a definire un ordine di priorità degli interventi sulla base di una valutazione comparata del rischio ed a stimare gli oneri finanziari necessari per le attività di bonifica. Nel 2005 la Regione Campania si è dotata del Piano Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate (PRB), predisposto ai sensi del D. Lgs.22/97, approvato in via definitiva con Ordinanza Commissariale n. 49 del 01.04.05 e successivamente con Deliberazione di G.R. n.711 del 13.06.05 e pubblicato sul BURC numero speciale del 09.09.05. Il Piano Bonifiche appena approvato rivede l’esistente, anche alla luce dell’esecuzione di interventi di subperimetrazione di siti di interesse nazionale: l’ultimo aggiornamento dei dati relativi a ciascuno dei siti censiti risale a settembre 2010. Nel Piano Regionale di Bonifica i siti individuati sono stati raggruppati in n. 3 diversi elenchi, in base alla tipologia di interventi da adottare ed in coerenza con le definizioni della normativa vigente: 1. L’Anagrafe dei Siti da Bonificare (ASB); 2. Il Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati (CSPC) locali; 3. Il Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati nei Siti di Interesse Nazionale (CSPC SIN); Sono state individuate inoltre “Aree Vaste”, costituite, nella maggior parte dei casi, da siti inclusi nei SIN (Siti di interesse nazionale) e dalle relative aree di interconnessione. Al fine di orientare le risorse disponibili verso gli interventi di risanamento di tutte quelle aree per le quali è già stata accertata una situazione di contaminazione o la necessità di adottare interventi di bonifica, tutti i siti precedentemente inclusi nel censimento del PRB 2005, e per i quali non risulti ad oggi accertato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC), sono stati trasferiti in un elenco da trasmettere ai Comuni, per la effettuazione delle verifiche in ordine alla necessità o meno di procedere all’esecuzione di indagini preliminari. In tale elenco sono stati altresì inclusi i siti, aggiornati a febbraio 2009, per i quali una serie di segnalazioni pervenute agli Enti competenti (Sequestri Autorità Giudiziaria, Verbali sopralluogo ARPAC), segnalano la possibilità che si siano verificate situazioni di possibile contaminazione non ancora accertate.
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