Pagine

venerdì 3 maggio 2013

De Luca è viceministro, Alfano e Rossi Doria sono sottosegretari

Gioacchino Alfano
Il sindaco di Salerno gestirà Infrastrutture e trasporti. Il pidiellino alla Difesa, l'ex "maestro di strada" confermato all'Istruzione. Nel governo anche Calenda ex manager dell'Interporto che diventa viceministro allo Sviluppo

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è stato nominato, Vice Ministro per le Infrastrutture ed i trasporti. Marco Rossi Doria, già sottosegretario all'Istruzione, durante il governo Monti, è stato riconfermato nell'incarico. Entrambi sono in quota Pd. Con la casacca Pdl entra invece nel governo Gioacchino Alfano che sarà sottosegretario alla Difesa. Pur non essendo campano, lo è di adozione il romano Carlo Calenda, ex manager dell'Interporto Campano di Nola, molti vicino al presidente Gianni Punzo e al leader di ItaliaFutura, Luca di Montezemolo. Letta lo ha nominato viceministro allo Sviluppo. "Nel ringraziare il presidente Enrico Letta per la fiducia , assumo questo incarico - dichiara De Luca - con spirito di servizio per il Paese. Infrastrutture e Trasporti sono due settori strategici e decisivi per il rilancio dello sviluppo economico e la crescita dell'occupazione in Italia. Svolgerò la mia attività perseguendo la massima collaborazione istituzionale con gli enti locali e regionali avendo a particolare riguardo l'area meridionale nella quale il gap infrastrutturale e' particolarmente acuto". Per il sindaco di Salerno, quindi, un doppio incarico che lui non valuta assolutamente in modo negativo. Anzi: spera che il suo incarico di governo "possa aver ricadute positive anche per risolvere in via definitiva alcune problematiche proprie del nostro territorio salernitano come quelle, ad esempio, collegate alla metropolitana ed all'aeroporto". (Fonte: Corriere del Mezzogiorno.it)

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.