La minoranza: «Cinque ha fatto il sindaco ras»
Vico Equense - Domani ci sarà il
consiglio comunale della verità. E
l’atmosfera è già incandescente.
In aula sbarcherà il rendiconto
finanziario 2012 che dovrà essere
votato positivamente dai consiglieri:
in caso contrario ci sarà l’immediato
scioglimento dell’amministrazione.
C’è l’ipotesi che la maggioranza -
ormai a pezzi per le faide interne
- possa nuovamente decidere di
disertare l’aula consiliare perché
attende prima le eventuali dimissioni
del presidente dell’assise,
Maurizio Cinque, epurato dal
sindaco Gennaro Cinque ed eletto
dall’opposizione.
La minoranza, intanto, è determinata
ad andare fino in fondo. Punzecchia
il primo cittadino consapevole
che l’esperienza politica è giunta ai
titoli di coda con l’opportunità, per
Cinque, di potersi subito ricandidare, per la
terza volta consecutiva. «Fra pochi giorni
forse sarà decretata la fine della mia breve
esperienza di consigliere comunale. Sarà
l’occasione sicuramente di fare un bilancio
ed un consuntivo. Ma già oggi inviterei tutti
a riflettere su un fatto incontrovertibile: un
signore ottiene il 65% dei voti con il mandato
di affrontare i problemi della sua città» è la
bordata di Natale Maresca, consigliere di
opposizione di «In Movimento per Vico» che
dalle colonne del proprio profilo sul social
network Facebook boccia l’operato della
coalizione di centro-destra. «Per
2 anni questo signore non ha
fatto altro che litigare con i suoi
consiglieri, oltre a farsi vedere
per strada sui pochissimi cantieri
aperti (spesso in maniera, diciamo
così,”originale”) - scrive Maresca
riferendosi al sindaco -. È stato
assente al 40% delle votazioni
del consiglio comunale. Non ha
affrontato problemi quali le infiltrazioni
della camorra, le spiagge, la
rotazione delle imprese nei lavori
pubblici, i metodi di valutazione
dei dirigenti comunali, l’albo dei
professionisti di fiducia del Comune,
il piano spiagge, la crisi economica,
la prevenzione degli incendi.
Nel frattempo ha aumentato tutte
le tasse comunali, a partire dalla
Tarsu (+30% per le famiglie). Oggi
sta portando allo scioglimento
del consiglio comunale perché il presidente
eletto dall’assemblea cittadina non è di suo
gradimento. Solo di questo è preoccupato:
far valere il suo ruolo di deus ex machina
della destra vicana. Bisogna riflettere».
(Fonte: Sal. Da. da Metropolis)
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