Agerola - Continuano gli appuntamenti della seconda edizione del festival Agerola sui Sentieri degli Dei. Mercoledì 24 a Palazzo Acampora andrà in scena Iaia Forte in Hanno tutti ragione, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Sorrentino. Per l’occasione, l’attrice vestirà i panni di un uomo e darà voce a uno di quei personaggi struggenti e maledetti, generosi e irruenti, il cantante cocainomane Tony Pagoda che, nei fumi dell’alcol, immagina di esibirsi davanti al grande Frank Sinatra al Radio City Music Hall e canta, parla, immagina e sogna. Hanno tutti ragione è un recital che nasce da una lettura che Iaia Forte aveva fatto a Fiesole di alcune pagine del romanzo di Sorrentino, dalla consapevolezza che la parola scritta può reggere il palcoscenico. Lo spettacolo è concepito come un concerto, e in scena, oltre alla Forte, c’è anche Fabrizio Romano che esegue al pianoforte le musiche scritte da Pasquale Catalano. Pagoda, mentre canta, è attraversato da barlumi di memoria, illuminazioni di sé, “struggenze” d’amore, sarcastiche considerazioni partorite tra le note delle canzoni, dove la musica che accompagna la performance dialoga con le parole stesse usate come una partitura. Per Iaia Forte lo spettacolo è un flusso di pensiero che, come nel monologo di Molly Bloom nell’Ulisse di Joyce, l’ha incantata. Tony Pagoda scrive è “come un negativo maschile allucinato e rauco di quell’urlo di amore di Molly, di quell’urlo a cui amo dar voce nei personaggi che incontro”. E aggiunge “mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un anima femminile, una 'sperdutezza', un anelito ad un'armonia perduta.
E poi, semplicemente, il teatro è, per fortuna, un luogo dove il naturalismo può essere bandito, ed i limiti della realtà espandersi".
A seguire, giovedì 25 Peppe Servillo e Solis String Quartet si esibiranno nel Parco Colonia Montana in Spassiunatamente, concerto classico in napoletano, omaggio alla cultura e alla canzone partenopea. Peppe Servillo e i musicisti del Solis String Quartet, tutti artisti di chiara origine campana, daranno vita a uno straordinario concerto dove l’arte e lo spessore di Servillo si fonderanno con la maestria e la visione degli archi del Solis. Un incontro che rende questo evento unico nel suo genere, proponendo una lettura raffinata e popolare di un repertorio di classici che vanno da Raffaele Viviani a E. A. Mario fino a Renato Carosone. Si racconta una Napoli non oleografica bensì una città che è stata ed è a pieno titolo una autentica capitale culturale europea. La scelta artistica ben precisa di rileggere i classici napoletani utilizzando solo un quartetto d’archi e voce, spoglia di tutti gli orpelli questi capolavori, rendendoli assolutamente eleganti e raffinati senza perdere quella forza e quell’incisività che ne hanno decretato il successo mondiale.
Al termine della serata, a Peppe Servillo sarà consegnato dal sindaco di Agerola Luca Mascolo il premio intitolato a Salvatore Di Giacomo, poeta napoletano che ad Agerola dedicò i famosissimi versi di Luna d’Agerola, ispirato, secondo la leggenda, proprio dal belvedere di San Lazzaro dove avrà luogo il concerto.
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