Provincia di Napoli - “Esistono molte contraddizioni e spesso ci si nasconde dietro la bellezza ed il fascino delle argomentazioni per evitare di affrontare concretamente la complessità dei problemi. Tutti i progetti che hanno parlato fino ad oggi di aree vaste sono miseramente falliti, e definire le Città metropolitane parte trainante del Paese, ma nel contempo provvedere a cancellarle dalle istituzioni dello Stato con ddl costituzionale, è una contraddizione che non digerisco. Perché si continua a tacere che le Città metropolitane, non essendo più enti di primo livello, non avranno autonomia finanziaria? Questo è un fatto, altre argomentazioni spesso solo belle parole, vuote ed impalpabili”
E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, componente dell’Ufficio di presidenza dell’Upi, commentando i contenuti del ddl presentato oggi in CdM dal ministro Graziano Del Rio.
“Ieri a Napoli nel corso di un convegno dell’Anci - ha aggiunto Antonio Pentangelo - ho espresso chiaramente al ministro Del Rio tutte le mie perplessità anche a nome dell’ufficio di presidenza dell’UPI. E’ innegabile che la fretta di eliminare le Province risponde solo ad un’esigenza di cartello del Governo per promuovere l’attuazione del proprio programma. Ma è inutile procedere usando velocità diverse per altre riforme strutturali dello Stato.
Le cifre sui risparmi riportate dal ministro contrastano pienamente con analoghi studi effettuati in merito. Si parla di risparmi per oltre un miliardo: in questo calcolo i dipendenti vengono eliminati o trasferiti ad altri enti? E lì non costeranno? Lo svuotamento delle funzioni poi – ha continuato Antonio Pentangelo – peserà tremendamente sui cittadini, specialmente nel settore scolastico e della viabilità. Ed infine guardiamo a quello che sarà il rapporto tra politica e territorio. Nel momento in cui si sta, attraverso lo studio delle riforme dello Stato da attuare, pensando addirittura ad un’ipotesi di elezione diretta del Capo dello Stato, si pensa che i futuri responsabili delle Città metropolitane vengano nominati dai consigli dei comuni che ne faranno parte. Politici che nominano politici, in pieno contrastato con quanto oggi viene chiesto dall’opinione pubblica. E’ una follia pensare di andare contro le richieste di trasparenza, controllo e giudizio - ha concluso Antonio Pentangelo - che solo un’elezione diretta a suffragio popolare può garantire”.
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