L’alleato si era dimesso dopo forti contrasti all’interno dell’amministrazione:
parte la caccia al sostituto, il sindaco deve sciogliere le riserve entro l’autunno
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - I margini di manovra sono
ormai ridotti. Perché dopo
un’estate abbastanza rovente,
passata a riflettere
sul da farsi, è ormai chiaro
che Giuseppe Russo non
ha alcuna intenzione di
tornare sui propri passi e,
quindi, rientrare a sorpresa
in giunta. Sembra sfumata
definitivamente la
trattativa avviata in prima
persona proprio dal sindaco
Gennaro Cinque che,
dopo le dimissioni annunciate
dall’ormai ex assessore
alcuni mesi fa, aveva
deciso di temporeggiare
sull’ipotesi di sopperire
immediatamente all’uscita
di scena dell’alleato
- formalizzata con tanto
di dichiarazioni al cianuro
- congelando quindi
la poltrona all’interno
dell’esecutivo in attesa di
evoluzioni sul caso.
S’era detto più volte che
quello fra Cinque e Russo
era un legame politico
molto forte, che nonostante
fosse all’improvviso
sorta qualche divergenza,
c’erano sul tavolo elementi
che avrebbero comunque
permesso al primo cittadino
di non perdere l’assessore
e recuperarlo in fretta.
E invece, a questo punto,
alla vigilia di un autunno
politico molto impegnativo,
lo spazio in giunta
per Russo non c’è più.
Basta navigare sul web e
consultare l’albo pretorio
online del Comune di
Vico Equense. Pubblicate
dall’ente municipale di via
Filangieri le ultime delibere
dell’esecutivo, rispetto
a quelle votate a luglio, in
cui fra gli assessori il nome
di Russo compariva (ma
l’assessore era assente e
quindi non ha preso parte
alle sedute dell’esecutivo),
adesso la giunta è ridotta a
soli 5 componenti.
Insomma, più di un segnale
che induce a pensare
che il «negoziato politico»
sia definitivamente andato
a farsi benedire. Ecco perché,
per Gennaro Cinque
- dopo le ferie estive e il
consiglio comunale-bluff,
convocato su richiesta
della minoranza ma in cui
non c’è stata alcuna discussione
vista la bocciatura
dell’ordine del giorno
con un «no» secco della
coalizione fedele al primo
cittadino sugli argomenti
portati in aula dall’opposizione
- ha ora una gran
bella gatta da pelare.
Deve
abbastanza in fretta trovare
un nuovo assessore.
Con un nome in grado di
evitare ennesimi polveroni
e strappi all’interno
della coalizione. Perché c’è
da tenere a bada qualche
esponente delle liste civiche
che intende guadagnare
spazi importanti mentre
non va assolutamente dimenticata
la querelle sul
presidente del consiglio
comunale, Maurizio Cinque
del gruppo «Colline
Vicane», votato dall’opposizione
e dissidenti della
maggioranza subentrato alla guida dell’assise cittadina
nel corso del mandato
dopo le dimissioni di
Matteo De Simone, già in
giunta in passato. C’è chi
aveva addirittura parlato
di una promozione in
giunta del presidente del
consiglio comunale, così
per placare gli animi. Rumors
che non trova conferme.
Tutt’altro.
Si vedrà in ogni caso, anche
perché Cinque a breve
dovrà portare in consiglio
comunale una patata
bollente come il bilancio
su cui si capirà se davvero
l’amministrazione comunale è uscita davvero
indenne dalla crisi che
rischiò di far cadere l’esecutivo.
Un autentico incubo
per l’opposizione visto
che Cinque - al secondo
mandato - in caso di scioglimento
dell’amministrazione
prima di novembre
(ovvero in tempo utile
per non varcare la soglia
della metà della consiliatura)
potrebbe decidere di
ricandidarsi alle eventuali
elezioni anticipate.
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