Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Ufficializzato il programma della sesta edizione del Faito doc festival; l’evento si terrà dal 20 al 25 agosto. Il parco naturale del Monte Faito sarà nuovamente protagonista della rassegna dedicata al cinema documentario, insieme alla Reggia di Quisisana. La kermesse, ideata e diretta da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti, unirà documentari provenienti da tutto il mondo ma aventi come denominatore comune il tema del «movimento». Ricco il calendario di appuntamenti culturali: 10 lungometraggi e 12 cortometraggi in concorso; 12 opere fuori concorso; 5 eventi artistici in 5 giorni tra mostre di pittura, illustrazioni e performance. A valutare le opere in gara sarà una giuria di esperti del settore. Faranno da scenario il verde della montagna del Faito e le splendide terrazze della Reggia borbonica dei boschi di Quisisana. Gli odori della natura, la luce delle stelle, l’entusiasmo degli organizzatori, lo spirito culturale e tanto buon cinema, questi gli ingredienti principali di una manifestazione che nel corso degli anni si è affermata come appuntamento fisso per tutti gli appassionati del settore. Organizzato dall’associazione Monteamare, con il sostegno del Comune di Vico Equense e quello di Castellammare di Stabia, anche l’edizione 2013 prevede una serie di pellicole di grande interesse. «Siamo felicemente sorpresi – spiegano Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, i direttori artistici - che il festival sia ormai diventato un incontro fisso per molti sul territorio ma anche per tanti amici, professionisti e registi stranieri disposti, a loro spese, a raggiungerci sul Monte Faito da diverse città europee. Con gioia, nonostante il timore di non riuscire ad accogliere tutti, affolleremo le giornate “faitensi” con l’energia che ci contraddistingue da sempre, per creare una finestra sul mondo che ridia nuova linfa al territorio». Il Festival ospiterà autori, registi e tecnici che avranno partecipato ad alcuni dei film proposti; le proiezioni saranno seguite da un dibattito aperto con il pubblico. Per la giornata conclusiva sono previsti gli interventi di Marc Innar, corrispondente Rai dal Cairo, Yasmine Perni, regista, Ben Wedeman, inviato speciale in Egitto.
«Il genere cinematografico del film documentario ha come obiettivo quello di farci conoscere meglio il mondo – hanno aggiunto i direttori artistici – e suscitare in noi riflessioni sulla nostra società: insegnarci a vedere meglio, portare uno sguardo diverso per capirci gli uni con gli altri». Fa parte del programma del festival anche il workshop in direzione della fotografia del cinema documentario. Questo si concentrerà in 15 ore di lezione, per affrontare il tema dell’organizzazione della luce naturale e di piccole fonti luminose. Durante il workshop si effettueranno riprese in xd-cam e si terrà una seduta di lavoro di color correction sul software color di Final cut. A dirigere il workshop sarà Michel Baudour, docente onorario dell’università del cinema Belga Insas, accompagnato dal capo elettricista libanese Pol Seif.
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