di IN Movimento per Vico
Vico Equense - E' stato un ennesimo schiaffo alla democrazia trasformare il Consiglio comunale in una commedia
con gli attori sulla scena e, in un angolo dei banchi consiliari, il regista muto, il quale da un po' di tempo non siede più sugli alti scanni della sala deputata al Consiglio.
La cadenza dei Consigli comunali avviene a intervalli sempre più lunghi, da quando si è aperta la crisi della maggioranza con la teatrale cacciata da essa di alcuni consiglieri. In adunanze successive, non sono mancate scene tragicomiche come quelle dell'elezione del presidente del Consiglio non votato dalla maggioranza, poi messa in fuga dal risultato inaspettato! O il paradosso del Consiglio comunale disertato da molti dei consiglieri di maggioranza per dissapori interni.
Ad ogni modo a espressioni di poco rispetto del massimo consesso democratico della Città, si aggiunge quest’ultima!
I fatti : la minoranza di IN Movimento per Vico, il primo di agosto, di fronte alla crisi del trasporto pubblico con una Città ridotta allo stremo, in piena stagione turistica, chiede una nuova adunanza. L'ordine del giorno, presentato, comprende molti altri punti tra cui l'ingresso del Comune di Vico Equense nel Piano sociale di Zona e la nomina dei componenti della Commissione per le Pari Opportunità, lo sportello anticamorra, la situazione del litorale, ecc.
L'adunanza sarebbe avvenuta a tre mesi dall’ultima.
La seduta del 20 agosto 2013 si è aperta con una lunga dichiarazione del presidente del Consiglio, ben supportata da leggi e pareri giuridici, che spiegava i motivi per cui ha convocato il Consiglio. Una difesa delle prerogative delle minoranze e del suo ruolo di garante, ma anche un’evidente autodifesa
A questo punto la maggioranza ha messo in atto la "prevista" scena madre, quando in modo del tutto surrettizio ha bocciato tutto l'ordine del giorno presentato dalla minoranza di In Movimento per Vico, con l'accusa di riscontrare la mancanza dei documenti necessari, anche se in presenza di proposte di deliberazioni o di mozioni, alcune delle quali presentate da lungo tempo e corredate dai pareri necessari.
D’altronde che l’accusa sia speciosa e inconsistente lo dimostra il fatto che quegli atti sono stati pubblicati da tempo sul sito ufficiale di IN Movimento per Vico (www.inmovimentopervico.it), dove tutti i cittadini hanno potuto leggerli.
L'assenza dell'Assessora alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità la dice lunga sui propositi stroncanti della maggioranza per il Consiglio in atto, dato i punti sul sociale.
Alla proposta del consigliere Giuseppe Dilengite di discutere, su almeno alcuni punti all'ordine del giorno, i giovani falchi della maggioranza hanno risposto no. Diverso il voto di IN Movimento per Vico, poiché i consiglieri Maresca e Scaramellino hanno espresso voto contrario, intenzionati a non sostenere solo alcuni punti, ma l'intera proposta da loro presentata all'Ordine del giorno.
Insomma la maggioranza non ha voluto discutere su nessuna proposta della minoranza di IN Movimento per Vico per l'evidente ripicca " del qui comando io!", che spiega bene il dissesto democratico del nostro Comune.
Non si sono risparmiate accuse anche alla persona, con discorsi animati da motivazioni personali più che politiche per l'assenza del consigliere Aldo Starace, tra i proponenti dell'Ordine del giorno del Consiglio, assenza che tuttavia non cambiava la sostanza delle proposte, né faceva venire meno il numero legale!
In tutto, quello di ieri è stato un inequivocabile segnale politico di stasi, per chi sollecita soluzioni
rapide a problematiche popolari!
Ma anche ha reso evidente che il Consiglio comunale è diventato il luogo di ratifica per una maggioranza, senza idee e proposte, e per un'Amministrazione sempre in affanno sulle scadenze.
Si è voluta umiliare la “fastidiosa” minoranza, che deve imparare a non “importunare” la maggioranza, in un pomeriggio d'estate, ora e mai più in seguito!
Invece umiliati sono stati la democrazia e gli attori di questo patetico spettacolo di cattiva politica. Soprattutto da loro è stata umiliata la Città.
Ora ai trasporti l'Amministrazione penserà solo quando si presenterà un'altra emergenza per la Città ( Non risulta che finora il Consiglio si sia mai mosso, se non con mozione proposta dalla minoranza!), mentre il Piano sociale di Zona può aspettare, come tanti altri punti all'Ordine del giorno!
Infine, non merita alcun commento e/o risposta la dichiarazione firmata dei Consiglieri di maggioranza, che è intrisa di un livore mortificante per gli stessi autori del testo.
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