Due palle-gol contro una. Lettieri, Maraucci, Ansalone, Zaminga e Russo sugli scudi
Fonte: Luigi Capasso da Metropolis
Vico Equense - Un mese e mezzo dopo e
con tanti problemi societari
in meno, il Vico Equense si
ritrova tra le big del girone H
di serie D. E’ terza la squadra
del tecnico Di Maio dopo la
vittoria per 2-0 ai danni del
Francavilla, ma sentire Lazic
dire che la sua squadra ha
giocato appare un po’ eccessivo,
anzi, decisamente fuori
luogo. I sinniti hanno avuto
il predominio territoriale, ma
una sola occasione, il regalo
di Maraucci (strepitoso nella
prestazione ma con un solo
errore sulla coscienza) per
Sperandeo, ma quando tra i
pali in serie D si ha il privilegio
di avere un estremo difensore
come Matteo Apuzzo,
allora tutto diventa possibile.
Il portiere azzurro-oro nega
l’1-1 al suo ex compagno
di squadra di Sant’Antonio
a 6’ dalla fine e poco dopo
Corsale, con l’aiuto di una
deviazione in barriera (ma
il gol è del regista perché ha
calciato verso la porta) trova
il 2-0 finale.
Ad aprire la gara ci pensa
Giulio Russo, con un acuto
da capitano, un gol di furbizia,
con quel tocco di testa
dal limite dell’area mentre il
portiere Zambinsky era ancora
a terra dopo lo scontro a
tre con Martone e Di Giorgio,
nell’azione partita dai piedi del debuttante Lettieri. Altra
nota di merito, infatti, nella
ritrovata solidità difensiva,
è la fisicità che ci mette il
terzino ex Savoia, il quale
non si lascia mai intimorire,
nonostante la giovane età.
Anche Ansalone a sinistra si
esalta, ma il cuore e l’anima
della squadra ha il nome di
Zaminga, uomo ovunque di
un Vico che nel suo mediano
ha l’emblema della lotta.
Chi
si danna l’anima, in avanti,
è Giulio Russo, che non si
risparmia mai e mette esperienza
e qualità al servizio
dei compagni, diventando
l’unico riferimento in attacco,
vista la giornata nera di
Trofa, Mennella e Martone.
Bene anche la coppia centrale
Maraucci-Lolaico, con la macchia
di inutili ammonizioni
nel bilancio di fine partita.
Di gioco, spettacolo, divertimento
o altro, invece, non si può parlare. Il Vico Equense
vince e deve ancora lavorare
tanto, soprattutto sulle palle
inattive della fase difensiva
dove si fa ancora troppa
confusione tra la marcatura
a zona e quella a uomo.
Altro difetto resta il modo
di ripartire quando la palla
viene giocata da Apuzzo sui
centrali, ma con 10 punti e
il terzo posto in classifica i
miglioramenti riescono anche
meglio.
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