Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Le forze dell’ordine, sempre
e comunque, presidiano
la penisola sorrentina.
In entrata e in uscita.
La controllano, tengono
d’occhio personaggi noti.
Ma ormai è emergenza.
L’escalation di consumo
di sostanze stupefacenti
in costiera ha toccato cifre
vertiginose. E si rischia di
arrivare a un punto di non
ritorno.
Lo sanno bene proprio
loro, agenti, militari e magistrati.
Basti pensare ai
dati che hanno fra le mani
i carabinieri della penisola
sorrentina. Rispetto all’anno
scorso, in costiera (più i
numeri riferibili all’attività
di contrasto effettuata sia
a Capri che ad Anacapri),
le segnalazioni alla Prefettura
di Napoli di assuntori
di sostanze stupefacenti e
di denunciati per possesso
di droga è aumentato. E di
molto. Siamo già a un 32%
in più se si fa un preciso
raffronto con le tabelle di
2011 e il 2012. E l’anno deve
ancora finire. Mancano ancora
due mesi. Che sicuramente
rappresentano un
arco temporale in cui statistiche
e numeri potrebbero
salire ancora. Insomma,
uno sballo totale. Ovunque
e comunque. Nei centri che
contano come Sorrento o
anche in periferia, sulle frazioni
collinari, zone isolate
e che si pensa non siano seguite
con attenzione dagli
inquirenti.
Le forze dell’ordine hanno
effettuato interventi sul
territorio, a macchia di leopardo,
senza mai mollare
la presa. Perché bisogna
continuare a «fare qualcosa
» pur di scongiurare il
peggio.
Uno dei passaggi più importanti
dell’ordinanza di
custodia cautelare dell’operazione
«Lucignolo» firmata
l’altro giorno dal giudice
delle indagini preliminari
del Tribunale di Torre Annunziata,
Giovanni De Angelis,
conferma i timori di
un vortice rischioso che
continua a flagellare la penisola
sorrentina.
«Le esigenze cautelari - ha
sottolineato il giudice De
Angelis nel provvedimento
riferendosi alle 14 persone
indagate emesso su
richiesta del pm, Mariangela
Magariello - appaiono
davvero pressanti e non
ulteriormente differibili,
occorrendo porre un freno
al mercato della vendita di
sostanze stupefacenti (massimamente
eroina e cociana,
ma anche marijuana ed
hashish, oltre al metadone
cd al subutex) radicato nel
cuore della penisola sorrentina,
e che vede gli odierni
indagati quali attivissime
cellule impegnate nell’attività
illecita».
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