Sorrento - L’8 e il 9 novembre, si tiene all'Hilton Sorrento Palace la terza edizione del SorrentoMeeting, l'evento economico internazionale organizzato dall'Obi, l’Osservatorio Banche Imprese di Economia e Finanza, che vedrà la partecipazione di centinaia di rappresentanti del mondo economico, accademico, imprenditoriale e finanziario da tutto il mondo.
Come per le due precedenti edizioni, anche quest’anno gli organizzatori hanno voluto legare l’evento ad un’opera-manifesto che illustri il tema scelto, quest’anno dedicato a “Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nel tempo di mezzo. Economia, finanza e società: scenari e nuovi equilibri”.
Così, dopo i nodi gordiani di Mimmo Paladino dell’edizione del 2011 e gli argonauti di Helena Klakocar del 2013, quest’anno protagonista è Esperia, opera dell’artista Roberto Silvestrini Garcia.
“Questa giovane donna come accovacciata sul dorso di un cavallo ceruleo (con cui sembra quasi fondersi, non fosse altro che per il mostrarsi di segni complementari significanti: la torre e le stelle, per la corrispondenza cromatica della chioma e per la valenza simbolica del colore del mare: fermezza, tranquillità, equilibrio, fedeltà, bellezza) che si staglia possente sul rincorrersi e sovrapporsi di rossi lividi ed apocalittici che rimandano alla violenza del fuoco, alla rovina e al disastro. Anche se sul fondo, dove inizia la linea d’orizzonte, l’emergere di nuances crescenti del “dolce color d’oriental zaffiro”, di dantesca memoria, ci lascia immaginare e sperare scenari differenti”. Così descrive l’opera il critico d’arte Toti Carpentieri.
Nato a Caracas, in Venezuela, Roberto Silvestrini Garcia vive e lavora tra Barcellona e Milano. Nel 1998 ha proposto un nuovo modello di lavorazione della cera, ha sviluppato il concetto di creazione di collezioni di candela-design per un negozio di Design. Ha realizzato linee di design esclusive per i marchi di moda: Giorgio Armani, Hugo Boss, Krizia,Trussardi, Etro, Valentino per Elizabeth Arden, Roberto Cavalli.
Attualmente lavora porcellana, argilla e metallo.
“In piena adesione ad un format consolidato - aggiunge Carpentieri - SorrentoMeeting replica l’incontro con l’arte, sollecitando Garcia ad inventare un’immagine capace di dare il senso di quella confusionaria contemporaneità tra passato, presente e futuro che caratterizza e contraddistingue questa sorta di medioevo globalizzato che è la nostra epoca, e la speranza dell’auspicato equilibrio. Intendendo il tempo di mezzo come lo status illusorio del tutto possibile, un “intervallo” che è insieme distacco ed attesa, sospensione e costruzione. Immobile, quale un monumento equestre d’altri tempi, il cavallo di Roberto Silvestrini Garcia, nel vibrare di una singolare materia, sulla quale la luce consente infinite modalità percettive e sensoriali, rivendica tutta la sua attualità. E se la solenne postura trasmette vigore ed energia, scaricando al suolo la sua forza co mpressa, lo zoccolo sinistro a mezz’aria ci dice che l’animale è pronto a spiccare il balzo e lanciarsi al galoppo verso quel “nero che si schiarisce” cui faceva riferimento Johann Wolfgang von Goethe, ovvero verso l’azzurro e il tempo nuovo. Consentendo ad Esperia di fuggire dal pericolo, e correre lasciando cadere germogli destinati a crescere”.
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