Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Sorrento - Dietro l’angolo c’è l’intesa
definitiva per salvare la
sede del giudice di pace
di Sorrento scongiurando
dunque il rischio di un
accorpamento dell’ufficio
alla sede del Tribunale di
Torre Annunziata. E’ l’impressione,
concreta, emersa
nel corso degli ultimi
giorni dopo l’ennesimo incontro
risolutivo fra i rappresentanti
delle amministrazioni
della penisola
sorrentina.
In tal senso, è spuntata
l’ipotesi di un trasloco
dell’ufficio. La sede del
giudice di pace potrebbe
diventare l’ex presidio
dell’Arips di Sorrento, a
via degli Aranci. Fra le
amministrazioni comunali
della penisola sorrentina
c’è un’intesa di massima.
Basti pensare anche al fatto
che è stato disdetto il
contratto di locazione fra
il Comune di Sorrento e il
privato proprietario dello
stabile di via Santa Lucia
dove attualmente è ubicata
la sede del giudice di pace.
A quanto pare, l’ufficio potrebbe
diventare operativo
a partire dal primo maggio
2014.
C’è anche il Comune di
Vico Equense a sostenere
questa causa dopo le polemiche
scoppiate circa un
paio di settimane fa perché
il sindaco, Gennaro Cinque,
ancora non aveva firmato il
protocollo fra gli enti municipali
della costiera. In
effetti, il suo «autografo»
manca ancora sullo schema
di delibera intercomunale
ma le posizioni si sono ammorbidite
ed è imminente
l’accordo. I Comuni della
penisola sorrentina sono
pronti ad accollarsi le spese
per continuare a mantenere
in vita l’ufficio del giudice
di pace di Sorrento, a via
Santa Lucia.
L’opposizione di Vico
Equense aveva anche attaccato
Gennaro Cinque:
«Si chiede se non si ritenga
che la scelta di tutti gli
altri sindaci della penisola
sorrentina, cui soltanto il
Comune di Vico Equense
si sarebbe sottratto, di farsi
carico degli oneri necessari
per evitare il trasferimento
sia ampiamente giustificata
dalla necessità di evitare
non solo agli operatori
del settore, ma soprattutto
dall’utenza che riceverebbe
un danno rilevante dallo
spostamento della sede»
veniva rilevato in un’interrogazione.
Ora invece
Cinque è pronto a firmare
l’atto e a chiudere il caso.
E’ l’ennesima puntata della
vicenda successiva all’annuncio
dell’associazione
dei legali della penisola
che vogliono presentare un
esposto contro il governo
per la soppressione della
sede distaccata del tribunale.
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