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venerdì 1 novembre 2013
Province: Pentangelo, scommetto 10 euro con Del Rio che il suo ddl non passerà
Provincia di Napoli - “Stasera voglio scommettere 10 euro con il ministro Del Rio che il suo disegno di legge così com’è non passerà il vaglio delle Camere, a meno che il Governo non deciderà di porre la fiducia. Il che sarebbe comunque una sconfitta per l’Italia e la democrazia”.
E’ questa la sfida che il presidente della Provincia di Napoli lancerà al ministro per gli Affari regionali nel corso del convegno sulle città metropolitane che si terrà alle 18 nell’antico refettorio di S.Maria La Nova a Napoli, promosso dalla presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, on. Erminia Mazzoni.
“Il ddl Del Rio – continua il presidente Pentangelo - rischia nei fatti di portare il caos nelle Regioni e nelle amministrazioni locali. Credo che verranno presentati molti emendamenti nel disperato tentativo di porre rimedio ad un progetto che è una scatola vuota priva di contenuti. L’unico senso di tale legge è stato chiaramente espresso dallo stesso Graziano Del Rio: vogliamo rispettare un impegno preso. Anche a costo, aggiungo io, di rendere monco il sistema delle pubbliche amministrazioni, con funzioni importantissime nel settore scolastico, della viabilità, dell’ambiente che non si sa a chi attribuire. Rischia di accadere ciò che stiamo denunciando da tempo per i rifiuti a Napoli, dove da gennaio, senza più la Provincia a fare da ammortizzatore di cassa per le insolvenze dei Comuni, si rischierà nuovamente una pesante crisi”.
“In ogni caso, se il provvedimento dovesse passare ed io dovessi perdere la scommessa, sono pronto subito a farne un’altra: la Consulta dichiarerà la legge incostituzionale, così come accaduto per i decreti che furono presentati dal Governo Monti. L’unica strada plausibile per riformare ed eventualmente cancellare le Province e modulare le Città metropolitane secondo i criteri ipotizzati, è la riforma costituzionale. Strade diverse e scorciatoie ardite – conclude Antonio Pentangelo - vanno chiaramente contro quanto previsto dalla Carta”.
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