Consiglio comunale, sfuma l’ipotesi di rientrare nel Piano di zona
Vico Equense - Di ribaltoni
neppure l’ombra. Maurizio
Cinque resta al suo posto di
presidente del consiglio comunale
di Vico Equense. Chi
si aspettava clamorosi colpi di
scena è rimasto deluso.
Solo schermaglie fra maggioranza
e opposizione col
sindaco Gennaro Cinque che
è stato lì al suo posto di più
rispetto al solito.
Un consiglio comunale fiume,
durato quasi 6 ore: 19 punti
all’ordine del giorno in parte
rinviati alla prossima seduta.
Dopo aver sciolto i nodi sulle
nomine dei revisori dei conti
dell’ente locale di via Filangieri per
il prossimo triennio dal 2013 al 2016,
maggioranza ed opposizione sono
passate a vagliare la proposta per la
variante di percorso dell’alta tensione.
Un’opportunità non solo per Vico
Equense, ma per tutta la terra delle sirene.
I fedelissimi del titolare della fascia
tricolore hanno dato il proprio assenso
per la realizzazione dell’opera.
Con il sì dovrebbero sparire tutti i tralicci
sui quali si poggiano i cavi dell’alta
tensione per servire la costiera.
Nulla di fatto invece sul Piano Sociale
di zona. La maggioranza ha risposto
picche alle richieste del consigliere di
opposizione Aldo Starace. Non se ne
farà nulla. Nessun rientro nell’ambito.
In soldoni ci sarà il commissariamento
dell’area che comprende i comuni della
penisola sorrentina.
E’ stato invece rimandata la possibile individuazione ad alloggi di edilizia
residenziale pubblica degli immobili
abusivi così come propone una legge
regionale: la commissione urbanistica
prenderà in mano gli incartamenti e
deciderà il da farsi sulle acquisizioni a
patrimonio comunale delle strutturee
sulle successive procedure da seguire.
Slitta di un mese e mezzo anche l’opportunità
di coloro che vorranno trasformare
il diritto di proprietà delle
aree di zone 167 per l’edilizia popolare.
La proroga decisa dal consiglio
comunale fissa il termine ultimo per la
cessione dei diritti di proprietà nel 31
dicembre 2013. (Fonte: José Astarita da Metropolis)
Errata corrige: riguardo la L.R. 5/2013 riguardo l'acquisizione e la successiva assegnazione degli immobili il Consiglio Comunale ha recepito la legge prevedendo quindi la possibilità di destinare l'eventuale immobile acquisito ad edilizia residenziale pubblica e popolare.
RispondiEliminaSi è rimandato alle competenti commissioni nonchè all'ufficio un'accurata analisi della su indicata legge lì dove questa prescrive la possibilità, in sede di assegnazione, di riconoscere precedenza a coloro che occupano il cespite. bisogna capire fino a che punto una legge regionale possa disciplinare questo e fino a che punto il Consiglio Comunale, ravveduto l'interesse pubblico anche sulla scorta di una dettagliata relazione dell'Ufficio Tecnico, possa dare precedenza a chi occupa il cespite da demolire.