La premiazione finale della
kermesse domenica prossima
con un evento al Teatro Tasso
Sorrento - Con lo storico
tris consecutivo della
squadra “Membri” capitanata
da Alberto Alviani
si chiude la ventinovesima
edizione della Caccia
al Tesoro di Sorrento. La
kermesse, organizzata
dall’associazione “Il Cilindro”
con la collaborazione
dell’amministrazione
comunale, ha visto
la partecipazione di oltre
seicento persone divise
in sette squadre. Dopo il
primo indizio, alla mezzanotte
del 26 dicembre,
a cui hanno preso parte
tutte le squadre e che si è
svolto nella “Locanda del
Cacciatore”, base degli
organizzatori, la Caccia
al Tesoro si è dipanata per
due notti e due giorni tra
le località della costiera
sorrentina e amalfitana.
Purtroppo il mal tempo
ha reso difficile percorrere
i sentieri previsti dagli
organizzatori. Nonostante
tutto, però, numerose
sono state le località
toccate dai cacciatori: da Positano a Gete, frazione
di Tramonti, dal Monte
Comune al Faito, da
Massaquano ad Atrani, le
squadre si sono rincorse
a suon di indizi senza
soluzione di continuità.
I “Membri” hanno condotto
la gara per l’intera
durata della manifestazione.
Epilogo entusiasmante
con due squadre sull’ultima
busta. Anche gli Skuato
Boys, capitanati da
Giuseppe Parlato, sono
stati ad un passo dalla
vittoria. Ma i Membri
l’hanno spuntata sul filo
di lana e sono stati i primi
a fornire agli organizzatori
le corrette indicazioni
sull’ultima busta che
portava in piazza Lauro a
Sorrento dove poi è stato
rinvenuto il Tesoro.
Amicizia, divertimento
e passione: ingredienti
fondamentali per un’iniziativa
ormai tradizionale
delle festività natalizie a
Sorrento. La premiazione
finale della kermesse
avverrà il 5 gennaio prossimo
al Teatro Tasso con
un altro evento spettacolo
aperto a tutti. (Fonte: Metropolis)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.