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mercoledì 11 dicembre 2013

Mo vene Natale nun tengo denare me pago la Tares e me vaco a cuccà...

Vico Equense - Nelle case dei vicani stanno arrivando le bollette della Tares (Tributo comunale sui rifiuti) e le proteste fioccano perché, rispetto allo scorso anno, gli importi sono più alti. «Quando abbiamo visto la cifra - ci dice un contribuente - siamo rimasti allibiti. La bolletta è lievitata da 235 euro dell'anno scorso a 398 euro. 163 euro in più». L’aumento però potrebbe essere utile ad aprire un serio dibattito su come vengono gestiti, e a che costi soprattutto, i servizi che il Comune offre ai suoi cittadini. La Tares infatti accorpa sia la Tariffa di igiene ambientale (Tia) che la Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), e dovrebbe, nelle intenzioni del “decreto salva Italia” del 2011, coprire il 100% dei costi della raccolta rifiuti e finanziare anche i “servizi indivisibili” (dall’illuminazione pubblica alla la manutenzione delle strade per esempio). Tuttavia, la batosta di fine anno peserà in maniera considerevole sui contribuenti. Il Consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta la rimodulazione delle tariffe Tares, dopo che le stesse erano già state approvate nel consesso del 3 ottobre, insieme al bilancio previsionale. Il ritocco si è reso necessario per i sopraggiunti aumenti relativi allo smaltimento dell’indiffenziato stabilito dalla Provincia di Napoli e per l’aumento di frazione organica da conferire. Due voci che hanno fatto lievitare il piano finanziario relativo al servizio rifiuti di ulteriori 102 mila euro. Altre modifiche sono derivate dalla variazione nella ripartizione dei costi tra utenze domestiche e commerciali: l’utilizzo di algoritmi software inesatti aveva infatti portato a classificare come civili abitazioni le pertinenze (su cui non va applicata la parte variabile del tributo). Apportate le correzioni e inseriti gli aumenti, sono state quindi elaborate le nuove tabelle, sempre usando gli stessi coefficienti sulla base del principio «Chi inquina di più paga di più». In generale, gli aggiustamenti hanno determinato un ulteriore aumento delle tariffe domestiche tra il 7 e il 20% rispetto alle quote approvate a ottobre.
 
Quote che prevedevano già aggravi di spesa fino al 40% rispetto alla Tarsu 2012, con i rincari maggiori a carico delle utenze numerose. Risparmieranno invece le monoutenze e i nuclei fino a due persone. Per le attività commerciali, che rappresentano il 33% delle utenze, sono invece diminuiti gli sconti rispetto al 2012. Invariati i campeggi e confermata l’esenzione totale per il 2013 per i negozi di Monte Faito. Il saldo della Tares potrà essere effettuato in unica soluzione entro il 16 dicembre o rateizzato in due scadenze: la prima rata entro il 16 dicembre (comprensiva del tributo di 30 cent./mq spettante allo Stato), la seconda entro il 30 gennaio.

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