Pagine
▼
martedì 31 dicembre 2013
Viadotto del Rivo d'Arco, la maggioranza respinge l’abbattimento
Vico Equense - IN Movimento per Vico ha chiesto che la strada di servizio dell’impianto di depurazione di punta Gradelle fosse demolita. Un mostro di cemento che ha provocato l’abbattimento di molti alberi di ulivo, con un costo esorbitante, motivato dalla presunta necessità di evacuare dal cantiere del depuratore i materiali di scavo e poi, dall’impianto in attività, i fanghi prodotti. Un’opera inutile, perché c’è già una strada, utilizzata abitualmente da camion e autobus, che conduce dalla Marina di Seiano alla statale. Questo percorso incompiuto, di circa sette metri di altezza, ricoperto di pannelli prefabbricati con pietra viva per mimetizzarsi al meglio in un ambiente che comunque deturpa e con cui stride, è stato uno degli argomenti del consiglio comunale. “Ieri - ha commentato Natale Maresca, consigliere comunale di IN Movimento per Vico - il Consiglio Comunale di Vico a maggioranza ha respinto la nostra proposta di chiedere alla Regione di abbattere il viadotto del Rivo d'Arco, sulla cui assoluta inutilità per il depuratore ed inutilizzabilità per la circolazione stradale non vi sono più dubbi. Nella proposta si faceva anche appello alla Corte dei Conti per verificare le responsabilità contabili e mettere i costi a carico degli amministratori che hanno voluto la costruzione di quell'inutile obbrobrio. Io ho invitato i consiglieri di maggioranza a non rendersi corresponsabili di uno scempio al paesaggio di Vico perché ormai è certo che il viadotto inutilizzato rimarrà chiuso nei prossimi decenni e cadrà a pezzi come un monumento all'incapacità amministrativa ed alla bramosia di consumare denaro pubblico. Tutto inutile”, conclude l’esponente di minoranza.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.